La musica del sabato

(17 dicembre 2022)

Il compositore Antonín Leopold Dvořák, considerato uno dei fondatori della scuola musicale ceca, fece nelle proprie composizioni un ampio uso di motivi ed elementi della musica popolare della Moravia e della Boemia…
Una precisazione che non c’entra alcunché con l’argomento del presente post: qualche anno fa una signorina un po’ particolare mi aveva detto di essere sempre stata convinta che io fossi «un musicista di boemia». Scrivendo di questo fatto curioso ho evitato appositamente la maiuscola perché penso di capire cosa avesse inteso. E, soprattutto, l’ho scritto per dire che la composizione della prima frase dell’articolo si è rivelata un compito difficilissimo: mi sono interrotto da solo con una risata stupida. Va bene, chiudo la parentesi.
Nonostante un notevole legame con le tradizioni musicali locali, Dvořák può essere considerato (e lo è) uno dei più interessanti compositori europei della seconda metà del XIX secolo. La sua fama internazionale iniziò con la prima serie delle Danze slave (op. 46) pubblicate nel 1878:

Negli anni successivi Dvořák confermò le proprie alte qualità di compositore con una buona varietà di tipi delle composizioni, ma per il post odierno ho pensato di sceglierne una delle più note: la Sinfonia n. 9 «Dal Mondo Nuovo» (op. 95), composta nel 1893 – nel periodo della direzione del National Conservatory di New York.

Fortunatamente, il nome – e la musica – di Antonín Leopold Dvořák non si è perso in mezzo a quelli dei numerosi compositori più noti al pubblico «comune».

Rubriche: Cultura

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