Molto probabilmente non lo sapevate – e, ovviamente, non eravate obbligati di saperlo – per legge russa le coppie nelle quali almeno una persona ha ricevuto la convocazione per la mobilitazione militare possono sposarsi il giorno stesso in cui si recano all’ufficio anagrafe: invece di aspettare un mese stabilito per le situazioni normali.
Sicuramente sapevate che il 21 settembre 2022 in Russia è partita la mobilitazione «parziale» della popolazione per la guerra in Ucraina. Proprio «grazie» a tale evento molte coppie russe «hanno potuto» sposarsi subito… In realtà hanno deciso di sposarsi subito e lo hanno fatto, prevalentemente, per un motivo ben preciso: per fare in modo che la donna possa pretendere gli aiuti finanziari statali dopo l’uccisione del marito. Non posso dunque escludere che una parte di quegli matrimoni sia frutto degli accordi commerciali tra privati, ma non è di questo che volevo scrivere oggi.
Oggi volevo segnalarvi una interessante ricerca sul reale andamento della mobilitazione che i giornalisti hanno potuto condurre proprio grazie alle osservazioni delle statistiche «matrimoniali». Non solo i risultati, ma anche il punto di partenza e il metodo della ricerca sono inaccessibili e inimmaginabili per la maggioranza schiacciante dei giornalisti e sociologi occidentali del XXI secolo.
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