Fino all’inizio di gennaio di quest’anno il tennista Novak Djokovic mi è stato moderatamente simpatico, sicuramente molto più simpatico della maggioranza dei suoi famosi colleghi-rivali.
Non solo fino al momento della pubblicazione di questo post, ma anche per il tempo infinito seguente, mi sono però notevolmente antipatici i no-vax. Più o meno nella stessa misura mi sono antipatiche anche le persone ignoranti e pigre che non si sforzano a individuare la fonte delle proprie paure nei confronti dei vaccini, ma ora mi concentro solo sui no-vax.
Ebbene, sono enormemente contento per il fatto che Novak Djokovic sia finalmente riuscito a essere un esempio positivo anche fuori dai campi sportivi… Logicamente, – e non è assolutamente un tentativo di offendere qualcuno – non possiamo aspettarci una grande intelligenza da uno sportivo professionista, quindi dobbiamo costatare che sia diventato un esempio positivo involontariamente. Infatti, i recenti avvenimenti della sua biografia hanno dimostrato a tutto il mondo (e forse dimostreranno ancora) che senza la vaccinazione non si torna alla vita normale.
Spero tanto che questo esempio concreto abbia già convinto qualcun altro a vaccinarsi.
Novak Djokovic, intanto, è stato liberato e ha iniziato ad allenarsi. Se dovesse veramente essere ammesso all’Australian Open 2022, io, per la prima volta nella vita, tiferò contro di lui.
L’esempio di Novak Djokovic
(11 gennaio 2022)
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