Charlie Hebdo

(8 gennaio 2015)

I terroristi che hanno sparato e ucciso, ieri mattina a Parigi, mi hanno fatto ripensare a un mio vecchio dubbio: approvato che si può e si deve discutere su ogni argomento immaginabile, si può dire lo stesso anche del scherzare? Intendo gli scherzi pacifici e non offensivi.


disegno di @joepbertrams

Da ieri sera sono probabilmente un po’ più vicino alla risposta affermativa. Infatti, mentre spesso è normale cercare di non offendere con la propria battuta, non è normale moderare la propria vita (o, in altre parole, limitare la propria vita attiva) per la sola paura della possibile reazione sproporzionata di qualche pazzo. Nel mondo contemporaneo tutti scherzano su tutto. Naturalmente, dal punto di vista quantitativo gli scherzi non riusciti prevalgono su quelli divertenti. E di gente incapace di reagire in modo adeguato non manca. Ma solo i musulmani sono arrivati all’uccidere: è un fatto che non possiamo negare.

Nel mondo contemporaneo i musulmani sono tanti, probabilmente in maggioranza, la loro presenza in Occidente sta aumentando. Ricordiamoci che, rispetto ad un occidentale medio, nella stragrande maggiorana dei casi sono delle persone meno istruite ma più passionali e più sensibili alle questioni religiose (sono tutte caratteristiche connesse tra loro). Di qui lo scontro del XXI secolo: mentre gli occidentali di oggi non capiscono più che l’intolleranza a volte serve (verso i barbari), i musulmani non capiscono ancora che a volte non serve (verso gli scemi).

Purtroppo non conosco ancora il modo di innalzare velocemente il livello di istruzione di massa. Eppure, senza riuscire in questa impresa non si potrà trasmettere ai musulmani tutti i preggi della libertà di espressione. E in assenza della libertà di espressione (la quale comprende la libertà di scherzare su tutto) è impossibile la scelta consapevole della religione. In più, il livello di istruzione di massa crescente nel tempo riduce la possibilità del nascere delle battute cretine.

Per essere obiettivi bisogna a questo punto ammettere che i disegni pubblicati da «Charlie Hebdo» sono sempre stati nel migliore dei casi mediocri. Solitamente, invece, erano addirittura di pessimo gusto. Ma non consideravano alcun personaggio una autorità inattaccabile: a modo loro scherzavano su Gérard Depardieu, Le Pen, Papa e altri.

Se siete minorenni, particolarmente sensibili o religiosi non guardate la continuazione di questo post.

Rubriche: Nel mondo

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