Come tanti di voi sanno, un giorno prima del summit del G20 a Brisbane in Australia la televisione di Stato russa ha diffuso la seguente immagine:
(ecco la stessa immagine in un formato più grande)
Si è sostenuto che sarebbe una fotografia satellitare americana che testimonierebbe l’abbattimento del tristemente famoso Boeing di Malaysia Airlines da parte di un caccia (ucraino?). Tutti ormai sanno che si tratta di fake, piuttosto mal realizzato, ma io vi spiego brevemente il perché. Magari il mio racconto vi servirà per creare delle opere un po’ più credibili.
Prima di tutto preciso: i «giornalisti» che hanno diffuso la foto falsa non l’hanno creata da soli. L’hanno presa, senza preoccuparsi della sua evidente falsità, da un forum russo specializzato nelle varie dietrologie e teorie di complotti.
Orientiamoci un po’ sulla foto:
Dunque, la base della immagine è un fotogramma di Google Maps del 2012 trasformato in una immagine in bianco e nero:
Ora vediamo il caccia. In precedenza ci avevano raccontato che il Boeing sarebbe stato abbattuto da un MiG-29 (un caccia leggero), mentre quello della «foto» sembra un Su-27 (un caccia pesante). Inoltre, la linea bianca disegnata sarebbe, secondo l’autore del collage, la foto della scia di un missile lanciato da un caccia. Vi comunico, infine, che dopo il lancio di un missile anche un caccia lascia una evidente scia dietro.
E vogliamo a questo punto parlare delle dimensioni degli aerei «fotografati»? Parliamone! Sulla «foto satellitare» il Boeing appare lungo quanto l’aeroporto di Donetsk. La lunghezza reale di un Boeing 777 è di 74 metri, mentre quella dell’aeroporto di Donetsk è di 4000 metri. Entrambi gli aerei si trovavano ad una quota di 10.000 metri. Le mie conoscenze piuttosto arrugginite di geometria dicono, in base ai dati riportati, che il satellite si trovava a 188 metri sopra gli aerei. Oppure che la loro lunghezza reale misura diversi chilometri.
Il luogo della «foto satellitare» dista 60 chilometri dal luogo in cui il Boeing era caduto. In più, l’orario scritto sulla foto è sbagliato perché i satelliti-spia non utilizzano il sistema PM/AM. Di conseguenza, secondo il collage in questione il Boeing sarebbe stato abbattuto all’una di notte.
Naturalmente, se cerchiamo su Google la frase «boeing visto dall’alto» scritta in russo, la prima immagine dataci corrisponde a quella utilizzata per il collage. In più il logo di Malaysia Airlines si trova in una posizione diversa rispetto a quella che vediamo sulla immagine studiata.
L’ultima cosa da verificare è il riquadro in basso a destra in cui ci viene mostrato il caccia «colpevole» dell’abbattimento. In base ad esso le coordinate del caccia «fotografato» sarebbero 47°52’08.9″N 37°31’30.2″E. Se, utilizzando tali coordinate, andiamo a vedere su Google Maps esattamente il contenuto del riquadro, scopriamo che appare leggermente diverso da quello che si vede sul collage (mentre la mappa meno dettagliata è uguale). Perché? Succede perché lo «sfondo» per il riquadro è stato preso sul russo Yandex Maps! Confrontate voi:
(per la vostra comodità ho segnato le coordinate del caccia e alcuni campo più riconoscibili)
Ora sapete veramente tutto sulla qualità «materiale» della propaganda russa. E pensate che con una immagine fatta così male pensavano di fare pressione sui leader occidentali riuniti al G20 (o quanto meno evitare di essere nuovamente accusati della guerra in Ucraina).