Esiste un determinato insieme delle domande sulla Russia, alle quali mi capita di rispondere (in Italia e, in generale, quando mi trovo all’estero) con una angosciante regolarità. Una di queste è «quante ore di differenza ci sono tra [città italiana] e [città russa]?» (Un tipo particolarmente intelligente mi aveva chiesto sulle ore di differenza tra l’Italia e la Russia) E meno male che in questo specifico caso il Parlamento russo mi permette di variare la risposta: altrimenti impazzirei.
Nell’aprile del 2011, per esempio, in Russia era stata introdotta l’ora legale permanente. In tal modo era stato ripreso il sistema già adottato in URSS dal 1930 al 1981. Sempre nell’aprile 2011 i fusi orari russi erano passati da 8 a 9.
Da ieri (cioè dal 26 ottobre 2014), invece, l’ora legale è scomparsa «per sempre». Quindi è stato introdotto un nuovo sistema «permanente». E mi sa tanto che non si tratta dell’ultima riforma definitiva. Bene, significa che c’è almeno una domanda costante alla quale non mi stancherò mai di rispondere.
P.S.: i fusi orari russi sono ora 10.