L’autocromia in Russia

(23 ottobre 2021)

Tre settimane fa avevo scritto delle fotografie a colori scattate nel Regno Unito alla fine degli anni ’20 del secolo scorso. In quello specifico caso si trattava del metodo chiamato autocromia (lo avevo descritto brevemente nel post): uno dei diversi metodi sperimentati all’epoca dai pionieri della fotografia a colori. Prima o poi scriverò anche di qualche altro metodo, mentre oggi pubblico qualche altro esempio dell’autocromia.
Questa volta vediamo le foto scattate all’inizio degli anni ’10 del XX secolo in Crimea (all’epoca faceva parte dell’Impero russo). L’autore è Petr Vedenisov: un nobile locale che oltre a essere un buon fotografo fu anche un bravo pianista.
La moglie di Vedenisov Vera, i loro quattro figli e la suocera di Petr Elena Basileva (1910):

Vera Vedenisova a Jalta (in Crimea) nel 1914:

Una donna con un samovar:

I fiori:

Jalta, 1910:

Da qualche parte in Crimea, 1910:


Il villaggio Nikolskoe in Provincia di Simbirsk (in Russia) nel 1910. In quella zona alcuni parenti di Petr Vedenisov ebbero delle proprietà fondiarie.

Un mercato in Crimea:

Una guida turistica per le montagne della Crimea:

La maggior parte degli autocromi di Petr Vedenisov è conservata nel museo di Alupka (in Crimea); circa 150 altre lastre si trovano nella collezione della Casa della Fotografia di Mosca. Va sottolineato che ogni immagine esiste, fisicamente, in un solo esemplare: in ogni singolo caso è una diapositiva su vetro (come ho già spiegato nel post menzionato all’inizio), senza una stampa su carta.

Rubriche: Arte, Russia

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