Non ho mai visto tanti coglio geni alternativi riuniti nello stesso luogo… Ma non è vero, mi è già capitato, anche se nelle situazioni ben diverse… Insomma, «finalmente» anche me è capitato – ieri sera – di vedere dal vivo una manifestazione dei «no-green-pass». Non erano tantissimi (secondo me al massimo duecento), erano un po’ meno rumorosi di quanto si potesse immaginare e scortati da una ventina di poliziotti. Scandivano dei slogan – pochi e poco fantasiosi – contro il green pass e percorrevano la via Mascagni per arrivare (secondo me) alla prefettura. Niente cartelli, fumogeni o altro. Solo un manifestante accompagnava a mano una bicicletta decorata con delle bandierine italiane. Due o tre persone indossavano – miracolo! – le mascherine.
La triste realtà sta nel fatto che ogni forma di manifestazione contro l’obbligo del green pass è troppo simile a una manifestazione contro la vaccinazione. Una volta che ti sei vaccinato (da persona interessata alla salute propria e degli altri), cosa ti costa scaricare il rispettivo QR code sul telefono?
Allo stesso tempo, la realtà paradossale sta nel fatto che in una situazione di normalità – quindi diversa da quella di oggi – avrei compreso (e in parte forse anche appoggiato) la posizione di questi personaggi. In una società normale la presunzione del comportamento responsabile è molto vicina alla presunzione di innocenza.
Per fortuna, la coesistenza nella mia testa delle suddette due realtà non mi preoccupa. So benissimo, per esperienza personale e da tutti gli studi fatti durante la mia vita, che l’ultimo compromesso è una bestia inesistente. Non è mai l’ultimo. Ogni limitazione, ogni invasione del nostro spazio personale avanza a piccoli passi: ogni volta che facciamo una piccola concessione, una piccola eccezione, un nuovo piccolo compromesso, ci illudiamo di farlo per l’ultima volta e non ci accorgiamo di essere ancora più vicini alla nostra totale sconfitta. Il problema sta nel fatto che i manifestanti contro il green pass si sono svegliati troppo tardi, dopo oltre un anno e mezzo delle limitazioni spesso poco sensate. E si sono messi a manifestare contro una misura poco invasiva e abbastanza utile per la tutela della collettività nelle condizioni attuali.
Quindi sì, sono proprio belli tonti.
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