Lo spostarsi all’interno della stessa città seguendo sempre gli stessi percorsi si rivela, a volte, una pratica dannosa: uno si perde dei cambiamenti epocali avvenuti dietro l’angolo. Per esempio: il cantiere di questo palazzo all’incrocio delle vie Lattanzio e Colletta mi risultava abbandonato da circa dieci anni:
Ma poco fa ho scoperto che il palazzo è finalmente stato completato e, a giudicare dai fiori sui balconi, è già parzialmente abitato.
Poteva essere completato in un modo molto più interessante di una scatola con delle strutture metalliche sui balconi, ma è comunque molto meglio di prima.
Ma la morale del presente post è: per essere esperto di una città non è sufficiente conoscere e utilizzare solo i percorsi ottimali (come, in realtà, in tutti gli ambiti della nostra vita). A volte bisogna fare dei giri strani per trovare qualcosa di nuovo.
Io, intanto, mi sono nuovamente sentito un milanese datato perché mi ricordo i tempi in cui al posto di questo condominio c’era un micro-capannone con – mi sembra – un panettiere dentro.
Sentirsi un vecchio milanese
(6 settembre 2021)
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