Le stranezze dei “ciclisti”

(14 maggio 2021)

Uno dei misteri più grandi questo mondo è costituito dalle motivazioni delle persone che comprano le biciclette e poi le trasportano, nei loro viaggi quotidiani, sui mezzi pubblici urbani (quindi anche a brevissime distanze). Non posso dire che mi diano fastidio: tanto, lo fanno solo fuori dagli orari di punta, quando sulla metropolitana ci sono poche persone (anche prima della pandemia). E non ho mai smesso di pensare che la bicicletta sia il mezzo peggiore per spostarsi in città. Ma non capisco che senso abbia questo uso improprio dei mezzi di trasporto: sia quelli personali che pubblici.
Spero di avere una illuminazione prima o poi…

Però esistono anche altre situazioni abbastanza curiose legate all’uso delle biciclette. Quasi tutte le mattine feriali, percorrendo il corso Vittorio Emanuele II da piazza Duomo a piazza San Babila, raggiungo e supero una signora di mezza età (o poco più?) che cammina conducendo a lato la propria biciletta da città. Non l’ho mai vista in sella, mi sembra che utilizzi la bicicletta solo per appendere la borsa sul manubrio. E ogni volta ho ancora più tentazione di chiederle perché insista a portarsi inutilmente dietro un oggetto ingombrante. Ma per ora resisto.
Ho anche la foto, ma non so se mi conviene pubblicarla…

Rubriche: Nel mondo

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