Ed ecco che siamo arrivati al sessantesimo anniversario del volo di Yuri Gagarin nello spazio.
Purtroppo, a distanza di sei decenni quel grande volo per l’umanità (come avrebbe potuto essere chiamato) ci ricorda anche un principio che tutti dovremmo sapere bene: essere il primo in qualcosa non significa essere anche il migliore. Essere il migliore significa fare qualcosa tutti i giorni: ci vuole un cero impegno… Per il primo (e per il migliore) non intendo, in questo caso, Gagarin. Intendo, per esempio, la situazione riassunta in questa statistica:
Ho preso appositamente i dati del 2019, l’ultimo anno «normale» per tutti gli abitanti del nostro pianeta.
Sempre per lo stesso anno possiamo vedere anche questo grafico:
La fonte è sempre la stessa pagina di Wikipedia, sulla quale troverete alcuni altri dati (e link) potenzialmente interessanti.
Io, intanto, non posso non constatare che si tratta di un anniversario un po’ triste. Perché per qualcuno rimane uno dei pochissimi anniversari che si riferiscono a dei risultati realmente importanti e allo stesso tempo lontanissimi nel tempo. Il nome del vaccino che sarebbe stato creato prima di tutti lo dimostra ancora una volta.
60 anni del volo di Gagarin
(12 aprile 2021)
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