I problemi del confezionamento

(6 luglio 2020)

È noto più o meno a tutti che i produttori del cioccolato non sanno imballare correttamente i propri prodotti. A me sembra evidente che una tavoletta di cioccolato debba essere posata in modo da permettere di vedere i rettangoli (con gli eventuali rilievi grafici) subito dopo l’apertura della busta. Sulla pratica, però, le tavolette sono sempre «rovesciate»: quando apri la busta, vedi la base piatta.
Non ci vuole molto a impostare diversamente i macchinari di confezionamento, ma per qualche motivo strano nessun produttore lo ha ancora fatto.

E poi esiste un altro grande mistero legato al confezionamento che è diventato particolarmente rilevante ai tempi del coronavirus.
Se tu, caro lettore, sei un minorenne o una persona particolarmente sensibile, interrompi la lettura di questo post. Faresti meglio a leggere qualcosa su, che ne so, Venezia o le targhe automobilistiche.
Bene. Perché le sigarette sono imballate nei pacchetti in modo da essere tirati fuori toccando il filtro? E se il fumatore dovesse avere le mani sporche? Mi sembra evidente che nel loro pacchetto le sigarette debbano stare con il filtro rivolto verso il basso.

Anche se capisco benissimo quanto appare strana questa preoccupazione per l’igiene nel testo di un fumatore quasi professionale.
P.S.: dicono che fumare fa male. Se non avete ancora iniziato, continuate pure così. Limitatevi al cioccolato.

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