La legge del prezzo

(21 febbraio 2020)

I grandi economisti, accademici e non, sanno bene che l’economia non può non crescere. Pure la stagnazione può essere vista come una forma di crescita: la sua particolarità distintiva sta nei ritmi di crescita molto bassi, quasi impercettibili.
Anche nella eventualità di una forte inflazione le persone hanno la necessità vitale di effettuare degli scambi, quindi produrre, consumare e stabilire dei tassi di cambio che non debbano necessariamente prevedere l’uso della moneta ufficiale. Di conseguenza, l’economia va avanti nonostante tutto.
Ed ecco che arriviamo a formulare una legge già ben nota agli economisti praticanti: i prezzi di una singola azienda non possono scendere, indipendentemente dalle unità nelle quali si esprimono (in euro, in orologi, in schiaffi etc.).
Facciamo subito un esempio pratico. Supponiamo di avere un hotel a 5 stelle dove una stanza costa 1000 euro a notte. Supponiamo anche che nel bel mezzo della alta stagione il nostro hotel è vuoto (per qualche strano motivo), ma a un certo punto arriva un gruppo di cinesi disposto a pagare 300 euro a notte per ognuna delle 10 stanze a loro necessarie. Le opzioni a noi disponibili sono due.
Possiamo accettare i turisti a 300 euro, ma in tal caso la nostra attività va comunque a donne facili.
Oppure possiamo mostrare la disponibilità di fare un piccolo sconto rispetto al prezzo base ufficiale (che ne so, chiedere 900 euro per stanza) e allora non siamo del tutto persi.
La spiegazione della legge è semplicissima. Al crollo del sistema dei prezzi seguirà a catena anche il crollo di tutto il resto: non riusciremo a comprare i materiali di alta qualità, saremo costretti a pagare gli stipendi inferiori a prima (e quindi il personale sarà demotivato a lavorare come prima), perderemo la clientela ricca (quella abituata al lusso che prima comprava anche i servizi aggiuntivi) etc. etc. È meglio a questo punto lavorare in una fascia qualitativa diversa (più bassa) con il rispettivo sistema dei prezzi inferiore ma stabile (per esempio diventando un albergo a 3 stelle).
La legge appena formulata vale anche per le persone che lavorano in proprio. Grazie alla Esperienza che lo ha insegnato anni fa al sottoscritto.
Non si fanno gli sconti solo perché è iniziata una fase di crisi. Perché la crisi passerà, ma i soldi pure.

La diminuzione dei prezzi per alcune tipologie di beni o di servizi è possibile solo grazie al progresso tecnologico e alla concorrenza dei produttori di recente nascita, ma non per delle scelte «teoriche» delle imprese radicate sul mercato.

Rubriche: Saggezza

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