I confini dritti

(28 dicembre 2019)

È sempre interessante studiare le mappe politiche e amministrative, anche quelle attuali.
Negli USA, per esempio, i confini di molti Stati sono tracciati in un modo banalissimo: seguendo le latitudini e le longitudini. Due Stati, addirittura, hanno i territori perfettamente rettangolari (Colorado e Wyoming).
In Africa, soprattutto al nord, delle enormi porzioni del deserto sono state spartite con l’uso di un semplice righello: tanto, non pare che ci sia qualcosa di utile per l’attività umana in quei territori.
In Russia, solo il confine tra la Repubblica di Komi e la Regione autonoma di Nanetsia sembra, in alcuni tratti, una linea retta (guardate la parte destra dell’area grigia sulla mappa).
In Italia i confini tra le Regioni non sono assolutamente retti.
Cosa possiamo dedurre da tutto ciò? Possiamo dedurre che le zone in tutti i sensi inutili e noiose sono state divise con un righello. Le zone interessanti, belle e ricche, invece, sono state divise seguendo qualche principio più complesso: per esempio, seguendo il rilievo geografico (fiumi, catene montuose e etc.) o le opere umane. L’applicazione pratica di quanto dedotto è molto ampia, pensate alla sola pianificazione dei viaggi turistici.
La mappa degli USA:

La mappa dell’Africa:

La mappa della Russia:

La mappa dell’Italia:

Rubriche: Nel mondo

Tags: , ,

Può seguire i commenti a questo post via RSS 2.0.
Per ora siamo a 0 commenti

Commentare