.stato

(20 dicembre 2019)

È veramente strano che non mi sia mai capitato di sentire i «patrioti» e gli «statalisti» italiani lamentarsi del fatto che i siti web di molti Ministeri italiani abbiano il dominio di terzo livello .gov.it.
Eppure, l’utilizzo di quel dominio è una pessima manifestazione della stupidità e della pigrizia. Il fatto è che gli USA hanno fatto lo sforzo, neanche tanto sensibile, di registrare per il proprio Governo il dominio di primo livello .gov (che sta per government). Ma i Ministeri italiani cosa c’entrano? Perché dovrebbero fare riferimento al Governo statunitense attraverso il bruttissimo .gov.it?
In realtà la brutta situazione può essere risolta molto facilmente. L’Italia deve acquistare presso la ICANN il dominio di primo livello .stato (oppure .ri che starebbe per Repubblica Italiana) e utilizzarlo per tutti i siti istituzionali. Sarà una cosa semplice, comprensibile, opportuna e per nulla costosa (appena 200.000 dollari). Pure le aziende riescono ad acquistare i propri domini: si vedano, per esempio, .google, .apple o .fiat. Perché non dovrebbe farcela l’Italia?

Rubriche: Internet, Italia

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