Con una certa soddisfazione informo tutti gli appassionati dell’automobilismo di un evento epocale (non so quanto sia corretto chiamarlo con il nome di giustizia storica): il produttore automobilistico russo AvtoVAZ — quindi il produttore delle Lada — ha riacquistato il diritto di utilizzare il marchio Niva.
Penso che più o meno tutti gli esperti conoscano la Lada Niva classica, quella prodotta dal 1977 al 2002. (I vecchietti con la memoria ancora più scarsa della mia possono rivedere il mio articolo dedicato al modello in questione.) Nel 2002, però, la AvtoVAZ aveva creato una joint venture con l’americana General Motors, partecipandovi con dei cespiti materiali e immateriali per un valore complessivo di 100 milioni di dollari. Tra quei beni immateriali, in particolare, era compreso anche il marchio Niva. La General Motors aveva dunque iniziato a produrre la Chevrolet Niva «sulla base del modello classico». Ma in realtà il modello sembrava un pseudo fuoristrada anonimo:
Mentre la AvtoVAZ era costretta a produrre il proprio modello glorioso con il semplice nome «4×4». Stilisticamente era decisamente più in linea con la tradizione:
Il martedì 10 dicembre, dopo una serie di trattative non particolarmente lunghe e pesanti, l’AvtoVAZ ha finalmente firmato l’accordo sull’acquisto della quota americana nella suddetta joint venture. Ora è dunque possibile parlare del ritorno della Niva in patria.
Le notizie positive, purtroppo, finiscono qui. L’industria automobilistica russa contemporanea ha fatto alcuni progressi tecnologici negli ultimi dieci anni, ma continua a produrre le vetture di qualità sensibilmente lontana dagli standard moderni. Lo si nota in tutti gli aspetti: gli standard ecologici adottati, la resistenza della carrozzeria, la sicurezza dei passeggeri, la qualità di assemblaggio e la scelta di ceri materiali. Bisogna essere proprio un grande fanatico per comprare con dei soldi propri una auto russa nuova in qualità del mezzo di trasporto unico o principale.
Se volete proprio possedere una Lada Niva (oppure una UAZ, un altro modello glorioso), considerate pure le vetture vecchie: almeno non tradiranno le vostre aspettative.
Niva di nuovo Lada
(12 dicembre 2019)
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