Per puro caso ho saputo dell’invenzione di una ennesima, enorme idiozia tecnologica: uno smartphone con l’unico schermo funzionante sulla base di inchiostro elettronico (l’e-ink, quello utilizzato per i libri elettronici).
Non so se a tutti i miei lettori sia capitato di utilizzare — almeno una volta nella vita — il browser di un Kindle (o di qualche altro libro elettronico) per navigare sull’internet. A tutti coloro che non lo hanno ancora fatto (oppure non si ricordano più) comunico: lo schermo e-ink è di una lentezza assurda. Può andare bene per la lettura dei libri perché il tempo di caricamento di una nuova pagina corrisponde, più o meno, al tempo in cui un essere umano gira una pagina di un libro cartaceo. Per l’utilizzo dell’internet, delle app e dei giochi non però assolutamente adatto. Non nomino nemmeno i video.
È vero che uno schermo del genere consuma notevolmente meno energia. Allo stesso tempo, però, dobbiamo ricordare che le solite app continuano a consumare l’energia sempre allo stesso modo di prima, indipendentemente dalla tipologia dello schermo adottato nel telefono. È dunque normale nel caso concreto è annunciata l’autonomia massima di appena 10 (dieci) giorni.
Quindi la mia domanda è: chi saranno i quasi mille seicento geni a comprare per più di 200 euri uno smartphone super lento con una batteria da max 10 giorni e lo schermo monocromo? Se ne conoscete almeno uno, presentatemelo: voglio capire le sue motivazioni.
P.S.: c’è pure il video pubblicitario (anche se in cinese):
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