Scambiamoci le offese

(27 aprile 2019)

Non so se i miei sentimenti antireligiosi siano più offesi dagli auguri di buona Pasqua ricevuti la settimana scorsa da molti amici e conoscenti europei, l’augurio di buona preparazione alla «Pasqua vera» ricevuto da una conoscente russa sempre la settimana scorsa o gli auguri di buona Pasqua ortodossa ricevuti la settimana in corso da alcuni altri. In ogni caso, è abbastanza curioso che non tutti si siano ancora accorti del mio agnosticismo.
Allo stesso tempo, so che in questo ambito non tutti, purtroppo, sono come me.
Sì, quest’anno la Pasqua ortodossa è capitata una settimana più tardi di quella cattolica: il 28 aprile. Quindi sfrutto l’ultima occasione utile per fare gli auguri a tutti coloro che, appartenendo a una delle due correnti del cristianesimo, attribuiscono anche una importanza minima a tale festa.

Infine, ammetto che di tutte le feste religiose mi piace solo una cosa: il cibo buono e raro. Anzi, due cose: il cibo e la possibilità di mangiarne più del normale.
Nel passato, il digiuno durante i periodi particolari dell’anno e la possibilità di mangiare bene durante feste religiose erano due metodi primitivi (ma proprio per questo comprensibili e convincenti per le masse) di illustrare l’"importanza" della religione alla gente analfabeta, ma oggi noi, per fortuna, siamo messi infinitamente meglio. Mangiamo per mantenere viva la mente razionale.

Rubriche: Feste

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