Le ricerche demografiche dimostrano che fino al 1800 più di un terzo dei bambini nel mondo non raggiungeva l’età dei cinque anni. E in molti Paesi non raggiungeva tale età la metà dei bambini. Mediamente, allo stato del 1800 ogni donna aveva tra 5 e 7 figli, 2 o 3 dei quali morivano presto. Ed era una normalità (almeno dal punto di vista statistico).
Per il 1950 la situazione era cambiata radicalmente, ma solo nei Paesi sviluppati. La mortalità infantile si era ridotta di dieci volte, fino al 5%. La quantità dei figli era scesa a 2 o 3 per una donna. Per la prima volta in diverse migliaia di anni la maggioranza dei genitori non era costretta a vedere morire i figli neonati.
Per il 2015 sono arrivati i risultati paragonabili anche in molti Paesi della America del Sud, Asia e Africa. In alcuni di essi la mortalità infantile è scesa di cento volte.
Il grafico delle tendenze comparativo:
La fonte: https://ourworldindata.org/child-mortality-global-overview
Ecco, a questo punto è importante precisare che assieme al tasso della mortalità infantile anche il livello delle nascite sta scendendo in tutti gli Stati del mondo: sia in quelli sviluppati che non. Ma comunicarlo al mondo significa derubare i razzisti di uno dei loro argomenti preferiti.
La fonte: https://www.reddit.com/r/MapPorn/comments/4kvi3o/total_fertility_rate_1950_2100_world_population/
La demografia globalizzata
(8 dicembre 2018)
Può seguire i commenti a questo post via RSS 2.0.
Per ora siamo a 0 commenti