Molto probabilmente sapete già che oggi a Milano (in piazza Liberty) viene finalmente inaugurato il primo vero Apple Store italiano. La tradizionale componente in vetro sembra un moncherino (chi ha visto l’Apple Store di New York capirà), ma spero che diventi comunque una fonte di wi-fi gratuito e potente (chi ha visto l’Apple Store di New York capirà).
Inoltre, molto probabilmente sapete (o ricordate) che per molti anni il Duomo di Milano ha svolto la funzione di «reggipubblicità» della Samsung. Infatti, per circa cinque anni (ma forse anche più, ormai non mi ricordo) il braccio nord del transetto del Duomo è stato completamente coperto dai ponteggi, i quali a loro volta erano coperti dalla pubblicità della Samsung e, soprattutto, da uno maxi-schermo che trasmetteva in continuazione sempre la pubblicità della Samsung. Ho paura di immaginare l’ammontare complessivo della spesa sostenuta dalla società coreana. Ebbene, da ieri quella pubblicità non c’è più. Per pura coincidenza è sparita poco prima della apertura dell’Apple Store (a poche decine di metri dal Duomo).
Non so se dobbiamo ringraziare la Apple per la fine della barbarie architettonica pluriennale (deplorata e derisa anche dai turisti). I funzionari del Comune di Milano, non volendo finire in un luogo ben custodito, non lo diranno mai. Nemmeno io voglio finire in quel luogo ben custodito, quindi mi limito a fare il peccato di pensare male.
Una stranissima coincidenza
(26 Luglio 2018)
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