Una bella notizia per l’umanità

(11 maggio 2018)

Grazie a una certa attenzione mediatica verso la grande scelta di David Goodall possiamo finalmente comprendere una cosa importantissima: la morte di una brava persona può essere la fonte di speranza e non di tristezza. Intendo la speranza per la società degli esseri umani su questo pianeta.
Ieri, in una clinica specializzata svizzera David Goodall ha girato una valvola, si è fatto una iniezione letale e si è addormentato per sempre. Non era gravemente malato, non soffriva di alcun male. Ma a 104 anni era ormai stanco della vita e della vecchiaia. Voleva morire in modo decente, prima di perdere l’aspetto umano e diventare solo un pezzo di carne da mantenere in attività biologica.
Possiamo sperare almeno un po’ che nel futuro, chissà quanto lontano, quando la medicina sconfiggerà le malattie e la società gli assassini, gli umani andranno via come David Goodall, in modo dignitoso. Magari scherzando e cantando l’"Inno alla gioia".

Rubriche: Nel mondo

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