Il post di oggi mi è stato dettato dal Capitan Ovvio.
In russo la parola buran significa «un forte vento della steppa che trasporta grandi quantità di neve».
Si potrebbe aggiungere che il termine è di origine turca, ma ora non ci interessa. Ora ci interessano altre applicazioni della parola buran. Prima di tutto, come saprete, è il nome dell’aereo orbitale sovietico sperimentato con successo negli anni ’80 (ma poi, purtroppo, abbandonato).
Poi, per esempio, Buran è il nome di un autobus per gli operatori della industria petrolchimica, costruito a partire dai primi anni’80 sulla base del camion «Ural-4320-10».
Buran è anche il nome di un modello di visione notturna per i carri armati.
Inoltre, Buran è il nome di un blindato militare sperimentale russo.
Buran è pure il nome di una aspirapolvere sovietica (ce l’aveva la mia nonna).
Infine, è la marca delle motoslitte prodotte in URSS e successivamente in Russia a partire dagli anni ’60.
La parola burian, invece, è una invenzione italiana priva di alcuna base reale (un po’ come «niet» o «Lienin»).
Buran
(1 marzo 2018)
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