Oggi ho letto di un ennesimo curioso fatto che mi permette di spiegarvi bene un concetto poco chiaro a molti: la legge è uno strumento che va utilizzato in maniera corretta, quindi al raggiungimento del miglior risultato con il minor sforzo.
A metà giugno nella contea di Buckinghamshire (in Inghilterra) faceva molto caldo. Quindi il tipo di nome Joey aveva deciso di presentarsi al lavoro con i shorts, ma era rispedito a casa dai dirigenti per cambiarsi. I pantaloni corti, infatti, violavano il dress code aziendale.
If women can wear skirts/dresses at work can I wear smart shorts like so? pic.twitter.com/UD0AQ6ZCbP
— joey (@jBarge_) 19 giugno 2017
A quelpunto Joey aveva deciso di mettersi un vestito da donna non vietato dal dress code aziendale.
See you soon, twitter. I'll be sent home soon. pic.twitter.com/XfFyxDeBAK
— joey (@jBarge_) 19 giugno 2017
Dopo alcune ore l’azienda aveva diffuso tra i lavoratori un comunicato in base al quale gli uomini erano autorizzati a portare i shorts di colore nero, blu scuro o beige. A Joey era stato proposto di passare di nuovo a casa per cambiarsi. Egli, però, si era rifiutato e aveva dunque passato il resto della giornata lavorativa vestito così:
— joey (@jBarge_) 19 giugno 2017
Gli ordinamenti giuridici di tutti gli Stati democratici rispettano un importante principio: tutto ciò che non è vietato è permesso. Ma io, nella vita reale, conosco tantissime persone che conducono una esistenza noiosissima per la sola paura di violare dei divieti inesistenti.
Complimenti a Joey per la libertà mentale.
Sii come Joey!
Ahahahahaha
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