Cercare un rifugio antiaereo

(26 Settembre 2025)

Zelensky ha detto, in una intervista ad Axios, che «se la Russia non ferma la guerra, i funzionari del Cremlino dovrebbero assicurarsi di sapere dove si trova il rifugio antiaereo più vicino». E, tra le altre cose, ha rivelato di aver chiesto a Trump una nuova arma a lungo raggio (senza specificare al giornalista di che tipo di arma si tratta) che costringerebbe Putin di andare al tavolo dei negoziati.
Da un lato, le dichiarazioni del genere non si fanno a caso: Zelensky non è Medvedev perennemente ubriaco che minaccia tutti. E non è Trump, che parla senza pensare.
D’altra parte, l’uso delle armi a lungo raggio contro i «funzionari del Cremlino» è, attualmente, l’unico modo realistico di porre fine a questa guerra. In questo caso, però, non avrebbe senso di avvertire il futuro bersaglio del pericolo.
E poi una terza considerazione: non ho mai capito su cosa si basa la speculazione secondo cui l’Ucraina e la Russia avrebbero concordato di non colpire gli edifici governativi. Solo sul fatto che non è mai successo fino a poco tempo fa? Ma l’Ucraina semplicemente non aveva questa possibilità tecnica, mentre le autorità russe di solito non si considerano vincolate da alcun accordo (potevano, per esempio, sperare di mettere pomposamente il proprio vassallo in una sede «simbolica» del potere a Kiev).
In generale, Zelensky potrebbe prepararsi a misure radicali, ma non vuole apparire un «terrorista».

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