Una notizia che rischia – ingiustamente – di perdersi in mezzo a quelle globali: l’altro ieri in Bielorussia sono stati rilasciati 14 prigionieri politici, tra i quali anche l’attivista della opposizione Sergei Tikhanovsky, marito della ex candidata alle presidenziali 2020 Svetlana Tikhanovskaya.
È successo non perché Lukashenko è improvvisamente è diventato più buono, ma solo perché lo ha chiesto Keith Kellogg (l’inviato speciale di Trump) in visita a Minsk.
Certi personaggi non cambiano.
In questo caso non intendevo Trump e la sua squadra.
Rubriche: Nel mondo
Tags: bielorussia, politica
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