Per riprendere l’argomento del Giorno della Vittoria festeggiato ieri in Russia, vi segnalo un breve commento alle parole del capo dell’ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak, secondo il quale «il più grande contributo alla distruzione di Hitler è stato dato dal popolo ucraino, dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dagli altri alleati. Mosca sarebbe stata occupata e distrutta».
Da parte mia, aggiungerei solo che nel corso della attuale guerra gli ucraini sono liberi di fare tutte le dichiarazioni «di propaganda» che vogliono: si trovano in uno stato emotivo molto particolare e devono motivarsi a vicenda in tutti modi possibili (e, ovviamente, elogiare gli alleati attuali). Spero che in un futuro non tanto lontano si sarà la possibilità (e la disponibilità da parte loro) di discutere seriamente e pacificamente con loro di tutti gli argomenti immaginabili, gli episodi delle guerre comuni compresi.
La (breve) lettura del sabato
(10 Maggio 2025)
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