L’abbandono della energia russa

(7 Maggio 2025)

La Commissione europea ha presentato una bozza del «road map» per porre fine alle importazioni di energia russa nell’UE:

The roadmap will see a gradual removal of Russian oil, gas and nuclear energy from the EU markets in a coordinated and secure manner as the EU transitions to clean energy.

A parte, forse, il tema dell’abbandono del gas russo, tutto in questa notizia è negativamente fantastico.
Lasciamo che gli altri Stati acquistino sempre più petrolio e uranio russo: ai prezzi che possono imporre a Putin (il quale, avendo ora meno acquirenti, venderà a chiunque in qualsiasi quantità). Questa misura ha solo un senso autoterapeutico, ma non quello economico: non vogliamo essere degli sponsor diretti della guerra.
Mentre la stessa Commissione europea ha l’intenzione di passare all’energia pulita in breve tempo: anche se il recentissimo incidente in Spagna, Portogallo e Francia dovrebbe aver mostrato anche alle menti «verdi» da ricovero che l’UE ha troppa fretta in questo campo. Ma gli euroburocrati non sono bravi a reagire e a trarre conclusioni rapidamente. Per loro, «rapidamente» non significa solo cinque giorni, ma anche tre anni.
Anche se, in generale, la ricerca dell’indipendenza da un vicino violento è una cosa giusta. Ma le cose giuste devono essere ben pianificate.

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