Auguri a tutti noi: da ieri ufficialmente viviamo in un mondo con un nuovo-vecchio Presidente statunitense. È un politico giovane — ha appena 78 anni invece degli 82 del suo predecessore — ma conosciamo già le sue caratteristiche principali: per esempio, sappiamo che è imprevedibile, che particolarmente spesso non intende o non si ricorda di fare quello che dice e che continua a essere convinto di poter lavorare come se le altre Istituzioni non esistessero. Allo stesso tempo, non sappiamo quanto peggio sarebbe stata, se eletta, la sua concorrente alle elezioni presidenziali: di caratteristiche non ne aveva proprio, quindi, molto probabilmente, avrebbe continuato la politica del non fare alcunché già adottata dal predecessore.
Auguri a noi anche per un altro motivo: il Presidente precedente a quello insediatosi ieri ha deciso che non può e non deve essere superato nemmeno da quello nuovo. Ha deciso che il suo nemico politico non deve essere unico a essere ricordato come un personaggio «strano» (utilizziamo tale termine neutrale per evitare la censura ahahaha) e nell’ultimo giorno di lavoro ha firmato questo bellissimo documento:
Insomma, se qualcuno pensa ancora che il corso delle cose abbia preso una brutta direzione, diciamoglielo: si è svegliato un po’ tardi.
È una bella gara
(21 Gennaio 2025)
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