Il 25 novembre un gruppo di senatori del Consiglio Federale russo e deputati della Duma russa ha presentato un disegno di legge che prevede la revoca temporanea del divieto di attività delle organizzazioni considerate terroristiche in Russia. La nota esplicativa del documento afferma che attualmente la legislazione russa «non prevede un meccanismo che consenta la sospensione del divieto di attività di un’organizzazione terroristica».
Se il disegno di legge è stato presentato, sarà approvato: in Russia da molti anni non ci possono essere dubbi su questo. Non è interessante indovinare se sarà approvato in tre letture in due minuti o in quattro (in Russia succede così da un po’ di anni). Non c’è nemmeno il bisogno di indovinare il motivo per cui la proposta è stata presentata. Il giorno in cui il disegno di legge è stato presentato alla Duma di Stato, Sergei Shoigu – l’ex ministro della «Difesa», ora il segretario del Consiglio di Sicurezza russo – ha incontrato Abdul Ghani Baradar Akhund, vice primo ministro talebano dell’Afghanistan, confermando l’intenzione di rimuovere i talebani dall’elenco delle organizzazioni vietate in Russia (se ne parla e se ne scrive dalla primavera) e annunciando «l’intenzione della Russia di innalzare il livello di cooperazione bilaterale con l’Afghanistan».
Secondo me è interessante scoprire perché sia stato necessario specificare che la sospensione del divieto è temporanea? Perché si vuole attivarla esattamente per il tempo delle trattative del ministro degli Esteri Lavrov con i talebani, per poi disattivarla immediatamente dopo e mettere in galera cittadini comuni per collaborazione con i terroristi o giustificazione delle loro attività? (una banale precisazione: il giudice russo non indagherà se il fatto abbia avuto luogo o meno) Inoltre, a lui – e non solo a Lavrov – non è mai stato impedito da nessuna legge di incontrarsi tranquillamente e apertamente con i talebani anche prima. Per mostrarsi di nuovo «legalisti»? (come si dice spesso di Putin che tende a trasformare ogni propria volontà in una «legge») Ridicolo: nessuno ci pensava nemmeno. Ricattare i Talebani con uno status compromettente? Sospetto che siano profondamente indifferenti all’argomento stesso.
In generale, direi che presto ci sarà un altro segreto legislativo in Russia. Ma in questo caso specifico, non ho intenzione di perdere tempo a cercare la sua soluzione.
P.S.: scherzare sul fatto che le organizzazioni terroristiche ancora vietate avranno paura della legge e non pianificheranno nemmeno le proprie attività sul territorio della Federazione Russa non è affatto interessante.
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