Tra tutti i problemi legati ai militari russi che tornano vivi – per sempre o temporaneamente – dall’Ucraina, ce n’è uno particolarmente banale (facilmente prevedibile) di cui non ho mai letto delle notizie o semplici richiami fino a poco tempo fa. Mentre in viaggio per le ferie o verso la «residenza permanente nella vita civile», i militari russi si ubriacano fino a perdere il loro aspetto umano, molestando impunemente le passeggere, le conduttrici e le hostess. E, come sarebbe stato logico supporre, continuano a mostrare a loro modo il «grande interesse» per le donne anche dopo aver raggiunto la loro destinazione.
Non è un argomento piacevole, ma c’è da scrivere e da leggere di esso come di altri aspetti di questa guerra. Ecco, quindi, un link a un articolo sull’argomento.
La lettura del sabato
(28 settembre 2024)
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