Ieri, il 5 giugno a San Pietroburgo è partita l’edizione 2024 del Forum economico internazionale. Nel 2024 il tema dell’evento è «Le basi della multipolarità: la formazione di nuovi centri di crescita». Un tempo lo SPIEF era considerato una prestigiosa (almeno secondo i criteri russi) piattaforma internazionale, alla quale partecipavano Capi di Stato e dirigenti di grandi aziende straniere. Al terzo anno di grande guerra in Ucraina, Vladimir Putin interverrà al Forum di San Pietroburgo in compagnia dei presidenti di Bolivia e Zimbabwe e di una delegazione del movimento terroristico talebano.
Non so ancora se ci saranno degli eventi meritevoli di vostra attenzione nel corso di questo Forum, quindi oggi vi comunico solo una piccola curiosità. Una delle prime cose che vedono i visitatori del Forum è l’albero genealogico di Vladimir Putin che la società genealogica «La casa delle tradizioni familiari „Kristina“» ha esposto sul proprio stand. L’albero genealogico in questione inizia con un uomo di nome Nikita (senza cognome), vissuto all’inizio del ’600. Allo stesso tempo, l’albero non contiene alcuna menzione dei parenti di Putin nati dalla metà degli anni ’50 in poi. Così, né l’ex moglie di Putin Liudmila (nata nel 1958), né le sue figlie (che Putin per qualche motivo chiama in pubblico con l’espressione «quelle donne») sono elencate nell’albero genealogico… Per non parlare di altri parenti.
Come reagiscono i russi? Hanno già definito quell’albero come «l’impasse di evoluzione».
[se siete interessati, ecco l’immagine più grande]
Voi avete in mente un nome più adatto per questa opera d’arte?
Impasse
(6 giugno 2024)
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