Interpretare l’avanzata russa

(14 maggio 2024)

Leggendo le notizie di cronaca – in generale o negli ultimi giorni – sull’andamento della guerra in Ucraina, si potrebbe avere l’impressione che l’esercito russo stia avanzando o, addirittura, lentamente vincendo. Effettivamente, la propaganda putiniana riporta costantemente nuove «vittorie» sul fronte: quanto è stato distrutto, bruciato, o catturato… La parte ucraina, da parte sua, comunica costantemente dei problemi sul fronte: ci manca questo e quello, non abbiamo abbastanza di quella cosa, siamo costretti a rispondere a dieci lanci con uno solo… I due tipi di comunicati letti insieme fanno pensare, appunto, che all’esercito russo stia andando meglio. Mentre in realtà bisognerebbe rendersi conto del fatto che le ragioni di quei due comunicati sono opposte.
I vertici militari putiniani sono costretti a mentire costantemente e a decuplicare le perdite ucraine. Mandano migliaia e migliaia di soldati russi a morte certa solo per avanzare di qualche centinaio di metri (come faceva l’Armata rossa durante la Seconda guerra mondiale). Ma le «conquiste» del genere non fanno altro che creare un’apparenza. Procedendo in questo modo, l’esercito russo sta perdendo la guerra perché consuma tutte le sue forze contro la difesa ucraina. Ma i generali russi non lo possono ammettere perché devono mostrare dei risultati a Putin.
Allo stesso tempo, le continue dichiarazioni della parte ucraina sulla mancanza di tutto il materiale bellico sul fronte sono veritiere, ma anche dirette prima di tutto all’Occidente: dateci armi al più presto, stiamo resistendo con le nostre ultime forze. E questa è una strategia molto corretta: niente è troppo per un Paese in guerra. Dateci di più: abbiamo bisogno di milioni di proiettili, abbiamo bisogno di milioni di droni, dove sono i Patriot, gli ATACMS e gli F-16?
Dal punto di vista strategico, si può dire con sempre più certezza la Russia sta perdendo questa guerra. L’Ucraina è riuscita a sopravvivere anche con forniture minime di armi occidentali. E ora lo Stato putiniano non ha alcuna possibilità di vincere.

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