Il tappo tradizionale

(14 settembre 2015)

Ci sto pensando da anni: perché non è ancora morta la tradizione di chiudere le bottiglie di vino con dei tappi di sughero? Che pregi hanno questi tappi tradizionali? Costano di più, si rompono facilmente, rovinano il contenuto dell’intera bottiglia se perdono briciole (e capita spesso).

I tappi di silicone non si rompono e costano meno. Emettono qualche sostanza dannosa per il vino? Alcuni produttori seri, però, li usano.

Capisco che fino a circa cento anni fa l’industria e la ricerca scientifica non erano in grado di offrire ai produttori di vino una valida alternativa al sughero. Ma oggi non è più così.

In un solo caso uso volontariamente i tappi fatti di un materiale naturale: quando devo chiudere una bottiglia non finita. Di solito capita perché il contenuto si rivela non di mio gradimento. Ma, in ogni caso, uso questi comodi tappi delle bottiglie del marsala: non dovendo essere trattati con un cavatappi, non rischiano di rompersi o perdere briciole.

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