La lettura del sabato

(15 aprile 2023)

Il britannico Royal United Services Institute for Defence and Security Studies ha pubblicato un rapporto intitolato «I risultati preliminari delle operazioni non convenzionali russe nella guerra Russia – Ucraina, febbraio 2022 – febbraio 2023». Alcune delle conclusioni alle quali giungono gli autori del rapporto sono abbastanza interessanti (anche se in parte già ipotizzate da molti mesi fa), le elenco per i lettori che non hanno voglia di leggere l’intero testo:
1) La FSB ha ricevuto l’ordine di prepararsi a un’invasione dell’Ucraina (a giudicare dall’improvvisa espansione del suo personale) già nel luglio 2021.
2) La strategia russa si basava sulla costruzione di una enorme rete di agenti in Ucraina, una rete che la Russia stava preparando da decenni. Al giorno d’oggi Kiev ha già scoperto una parte di questa rete.
3) I servizi segreti russi hanno reclutato molti ucraini influenti, i quali, a loro volta, hanno poi creato delle reti di agenti sotto la propria guida. Si tratta di una tipica strategia descritta nei manuali sovietici.
4) Uno dei principali agenti russi è stato l’ex parlamentare Andriy Derkach, che negli anni 2006–2007 era a capo della agenzia Energoatom e ha reso l’industria nucleare ucraina dipendente dalla Russia.
5) Lo stesso Derkach stava costruendo una propria rete di agenti, la quale comprendeva, tra gli altri, il generale dell’SBU Oleh Kulinych, arrestato nell’estate del 2022.
6) Il piano della Russia prevedeva che Kulinich, con l’aiuto dell’ex colonnello di polizia Yuriy Goluban, provocasse proteste su larga scala come Euromaidan, all’interno delle quali la Russia voleva che venissero lanciati i suoi provocatori e che questi si scontrassero con la polizia. Per il pubblico russo, questo sarebbe apparso come un «colpo di stato di estrema destra» e avrebbe dovuto giustificare l’invasione. Nel gennaio 2022, però, le forze di sicurezza ucraine hanno sventato questo piano arrestando Goluban.
7) Inoltre, la Russia stava preparando il terreno per le proteste filorusse. Questa direzione è stata presa dal partito OPZZh, da uno dei suoi leader, Viktor Medvedchuk, e dagli allora parlamentari Ilya Kiva e Viktor Cherny, che hanno specificamente addestrato al suddetto scopo l’ala combattente dell’organizzazione, che comprendeva persone del movimento «Patrioti per la Vita».
8) Il gruppo ideologico più importante di agenti russi era la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca. La Russia reclutava e dirigeva i suoi sacerdoti e, dopo l’inizio della invasione, usava gli immobili della Chiesa ucraina come basi per le attrezzature e i militari russi.
9) Consapevole dell’impreparazione della Russia, l’intelligence russa aveva raccomandato di rimandare l’invasione all’estate del 2022, ma il Cremlino l’aveva comunque lanciata a febbraio.
10) Il Cremlino considerava l’introduzione di così tante attrezzature militari in Ucraina solo come una dimostrazione di potenza militare. Mosca non si stava preparando per una azione militare prolungata, ma contava di ripetere il successo dell’annessione della Crimea. La strategia russa si basava quasi interamente sul presupposto che l’esercito e la società ucraina non avrebbero opposto resistenza.
11) Gli agenti russi all’interno dell’Ucraina si sono dimostrati impreparati e inadatti a una guerra su larga scala, come ad esempio a commettere sabotaggi oltre la linea del fronte.
12) La Russia ha cercato di paralizzare il comando militare superiore dell’Ucraina sabotando la leadership delle unità inferiori: un numero significativo di agenti russi nei ranghi intermedi è semplicemente scomparso dalle comunicazioni e ha smesso di presentarsi al lavoro.
13) La conquista delle infrastrutture nucleari ucraine, in particolare delle centrali nucleari ucraine, aveva un ruolo fondamentale nei piani di occupazione russi.
Ecco, a questo punto vi consiglio ancora di leggere l’intero rapporto.

Rubriche: Nel mondo, Russia

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