Cortometraggio russo №5

(3 giugno 2016)

Il cortometraggio di oggi è, per ora, una eccezione per la mia rubrica cinematografica: non è muto e ha gli attori-protagonisti statunitensi (tra i quali io conosco solo Kevin Spacey). Il regista e lo sceneggiatore, Aleksey Nuzhny, è russo.

Evito di riassumervi la trama o raccontare le cose lette su Wikipedia, ma mi limito a dire che alla base della idea del film c’è il hobby del popolare scrittore russo Evghenij Petrov (1902–1942). Egli, infatti, inviava spesso delle lettere agli indirizzi esteri inesistenti al fine di ottenere, dalle ricevute di mancata consegna, i francobolli e i timbri postali stranieri per la propria collezione.

Insomma, oggi vediamo l’"Envelope" del 2012:

Non c’è alcun lungometraggio diretto da Aleksey Nuzhny da consigliare: non ne ha fatti, ha solo scritte la sceneggiatura di due commedie che non ho ancora avuto il coraggio di vedere a causa dei trailer veramente stupidi. Di conseguenza, ho pensato di consigliarvi qualche film russo con la presenza degli attori stranieri (tanto per restare in linea con il cortometraggio di oggi).

In un primo momento avevo pensato a «Una matta, matta, matta corsa in Russia» (1973, regista Eldar Rjazanov) a causa di una massiccia presenza dei noti attori italiani, ma pare che il film sia quasi introvabile in italiano. In alternativa, vi posso consigliare «Anna Karamazoff» (1991, regista Rustam Khamdamov) con Jeanne Moreau: un film più che particolare, ma da vedere.

Rubriche: Arte, Cinema russo

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