In alcune occasioni mi era già capitato di scrivere che la Duma (la Camera bassa del parlamento russo), come tutto il parlamento in generale, è solo un organo di ratifica delle decisioni prese in altre sedi… In realtà, prevalentemente in una sede particolare, ma ora non importa.
L’importante è che posso raccontare – a tutti coloro che non riescono a immaginare la portata del problema – di un esempio pratico freschissimo, accaduto ieri. La dirigenza del partito «Russia unita» ha deciso, all’unanimità, per l’espulsione dal partito del deputato Evgueni Marchenko. Quest’ultimo l’altro ieri si è permesso di votare contro la legge finanziaria in occasione della prima lettura (delle tre necessarie). In tal modo avrebbe violato lo statuto partitico che impone ai deputati l’obbligo di appoggiare la decisione collegiale del partito in qualsiasi questione. Uno dei dirigenti della «Russia unita» ha precisato che «nessun deputato si può permettere di votare contro una legge finanziaria basata sulle indicazioni del Presidente [della Russia]».
Bene, ora siete informati sul funzionamento della Duma infinitamente più di prima. E, probabilmente, siete un po’ più vicini alla comprensione delle mie difficoltà di fronte alle domande circa la presunta forza della opposizione nel parlamento russo.
Ah, forse dovrei aggiungere una foto di Evgueni Marchenko. Eccola:
Prima o poi vi racconto qualche altra storia analoga.
La disciplina parlamentare
(3 novembre 2021)
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