Prevedibilmente, pure il Salone dell’automobile di Ginevra 2020 è stato annullato a causa del COVID-19. Ma anche grazie a tale notizia, che si inserisce in un trend mediatico un po’ fastidioso, ho fatto due piccole scoperte automobilistiche interessanti. Guardando i modelli elettrici più interessanti che avrebbero dovuto essere mostrati al Salone, posso ora constatare quanto segue.
In primo luogo, ho scoperto che pure la Fiat si è finalmente svegliata, ha visto il numero dell’anno sul calendario e ha deciso di produrre qualche auto elettrica e ibrida. La novità più curiosa è la Nuova 500 «La Prima». Dovrebbe poter fare fino a 320 kilometri a ciclo combinato con il 100% della carica, fino a 400 km a ciclo urbano e caricarsi dallo 0 all’80% con la carica veloce in 35 minuti (i restanti 20%, come su tutte le altre batterie, dovrebbero essere più lenti da caricare).
Rimane sempre una Fiat, ma almeno è un buon primo tentativo di rendere moderna una auto esteticamente interessante.
La seconda mia scoperta riguarda l’esistenza della auto elettrica Microlino 2.0. Il costruttore promette fino a 200 km di autonomia, la velocità massima di 90 km/h e l’accelerazione fino ai 50 km/h in 5 secondi. Non sono in grado di commentare la qualità di questa auto, ma attira molto la sua somiglianza con la Iso/BMW Isetta (una delle macchine più interessanti e originali di tutta la storia dell’automobilismo terrestre):
Per tutti coloro che non conoscessero la Isetta, allego alcune sue foto:
Ora spero che le auto non mostrateci al Salone arrivino presto sulle strade delle città: il parere dei reali utilizzatori è infinitamente più importante di molte cose raccontate durante le presentazioni.
Le novità elettriche
(13 marzo 2020)
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