Vi sarete accorti che il venerdì scorso ho riavviato la mia rubrica dedicata ai cortometraggi russi.
Per la puntata odierna ho scelto il cortometraggio di Olga Gorodetskaya «L’immersione» (del 2015). Non è cortissimo, ma dopo averlo visto vi renderete conto che gli autori sono riusciti a concentrare in un film di meno di trenta minuti delle cose che tanti altri non sono capaci di far rientrare nemmeno in un lungometraggio di due ore.
La storia del film dovrebbe essere facilmente comprensibile a tutto il pubblico occidentale. Gli unici due dettagli che debbano secondo me essere commentati, sono i nomi menzionati da uno dei personaggi. Il primo è Konstantin Ernst, il CEO del più importante canale televisivo federale pubblico russo (in carica dal 3 settembre 1999, più di Putin alla Presidenza): un uomo molto potente e autorevole nel mondo dei mass media statali.
Il secondo personaggio menzionato è Vladimir Pozner, uno dei conduttori televisivi russi più noti e anziani. Pretende di essere riconosciuto come un grande saggio e una autorità morale, ma ci riesce sempre meno.
Ecco, ora possiamo passare alla visione del cortometraggio:
Aleksei Serebryakov, l’attore che recita la parte del protagonista, dovrebbe essere già ben noto a molti miei lettori: sulle pagine di questo blog avevo consigliato diversi film con la sua partecipazione. Ma non mi ricordo proprio se mi era già capitato di consigliarvi il film «Afghan breakdown» del 1990. Secondo il mio giudizio personale, si tratta di uno dei soli tre film russi sulla guerra in Afghanistan guardabili.
Rubriche: Cinema russo