Contro la chinetosi

(6 dicembre 2018)

In giro di due settimane ho appreso ben due notizie curiose (e positive) sulla lotta tecnologica contro la chinetosi (un problema serio sia per chi ne soffre, sia per molte persone circostanti).
Il primo strumento contro la chinetosi del quale ho letto è stato inventato da Samuel Owen. L’apparecchio, fissato dietro all’orecchio (si veda la foto), emette delle deboli vibrazioni facendo «distrarre» il cervello dal problema. Non vi è ancora una spiegazione scientifica seria del fenomeno, ma l’importante è che funzioni. Per i dettagli maggiori si veda questo articolo.

Il secondo strumento è stato proposto dalla Citroën (finalmente riescono a fare qualcosa di buono): gli occhiali speciali chiamati Seetroën. Nella montatura (priva di lenti) di tali occhiali sono inseriti quattro cerchi trasparenti, il cui spazio interno è riempito a metà di liquido azzurro. Durante il moto del mezzo di trasporto il liquido si muove sugli assi frontale e sagittale (destra-sinistra e avanti-indietro), creando un orizzonte artificiale e eliminando quindi il conflitto tra gli organi percettivi umani.
Secondo gli sviluppatori, questo strumento funziona nel 95% dei casi. Costa 99 euro, ma le buone condizioni di salute delle persone non è una di quelle cose sulle quali bisogna risparmiare a tutti i costi.

C’è anche il video illustrativo:

Un signore russo è riuscito a costruire questi occhiali con le proprie mani per la figlia minore e ora testimonia che funzionano benissimo:

Avendo un «portatore» della chinetosi tra i parenti stretti, per anni avevo aspettato la comparsa di una super-medicina. E invece è tutto molto più facile.

Rubriche: Auto, Elettronica

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