Lenin avvocato

(21 gennaio 2017)

Oggi vi propongo di dedicate la pausa pranzo a una piccola lettura di storia (tanto è sabato!).

Esattamente 93 anni fa, il 21 gennaio 1924, morì quel delinquente di Lenin. Non ho alcunché di positivo da dire sui risultati della sua attività politica (i metodi vanno invece studiati attentamente), ne tantomeno sulle sue opere scritte. La sua attività professionale pre-rivoluzionaria, invece, è ingiustamente ignorata dagli amanti di storia.

Partiamo dall’inizio. Il 20 novembre 1864 nell’Impero Russo è entrata in vigore una importantissima riforma del processo giudiziario. In particolare, sono state codificate l’indipendenza e l’irrevocabilità dei giudici, la giudicabilità di tutti i cittadini senza eccezioni, la sottrazione delle indagini preliminari dall’elenco delle competenze del Ministero degli Interni, la parità della difesa e della accusa, l’istituzione della giuria e della avvocatura indipendente dallo Stato.

Il balzo verso l’alto della popolarità del nuovo processo giudiziario superò le più ottimistiche speranze degli autori della riforma. Una quantità mai registrata prima delle persone trovò finalmente la possibilità di risolvere le proprie controversie attraverso una causa in tribunale. Anche l’interesse della stampa e della società fu enorme: fino alla fine degli anni ’80 del XIX secolo i principali quotidiani russi pubblicarono quotidianamente i stenogrammi completi dei processi più interessanti. Ci fu, però, anche un notevole problema tecnico: quasi fino alla fine degli anni ’90 mancava la quantità adeguata di avvocati (fino al 1917 si chiamavano procuratori legali). Di conseguenza, tantissimi procuratori legali usarono di delegare alcuni casi ai propri assistenti (persone con meno di 5 anni di esperienza lavorativa in tribunale che non ebbero dunque ancora il diritto allo status di procuratori autonomi).

Proprio in qualità dell’assistente del procuratore legale Andrei Khardin (noto anche come un forte giocatore di scacchi) all’inizio del 1892 Vladimir Uljanov (Lenin) inizio la propria carriera forense. Infatti, i primi 18 mesi della sua vita professionale passarono nel tribunale della città di Samara (fino a metà agosto del 1893). Nel corso di quell’un anno e mezzo Lenin-Uljanov partecipò a 20 processi: 15 penali e 4 civili (più una causa avviata dallo stesso Lenin in qualità di accusatore privato). Le statistiche dell’operato di Lenin-avvocato a Samara sono le seguenti:

24 assistiti in 20 processi,
5 assisiti assolti in 5 processi,
1 processo (con 1 solo imputato) chiuso anticipatamente per l’accordo tra le parti,
4 riqualificazioni delle azioni dell’imputato con la conseguente applicazione di una norma più favorevole,
5 riduzioni del numero dei fatti inizialmente incriminati,
8 riduzioni di pena chiesta dalla accusa nel corso del processo,
8 condannati alle pene chieste dalla accusa.

Riassumendo, constatiamo che Lenin ebbe 5 vittorie nette (assoluzioni), 17 vittorie parziali (diminuzioni di pena) e 8 sconfitte. Per uno giovane assistente del procuratore legale si tratta di un buon risultato.

Nell’agosto del 1893 Lenin si trasferì a San Pietroburgo facendo trasferire la propria pratica di assistente nel registro della capitale. A San Pietroburgo, fino all’inizio del 1905, fece l’assistente del procuratore legale Mikhail Volkenschtein, ma con dei risultati a noi ignoti. Infatti, l’archivio dei procuratori legali di San Pietroburgo fu distrutto da un incendio durante la rivoluzione di febbraio. E di processi «mediatici», quelli rintracciabili sui quotidiani dell’epoca, non ne fece (nemmeno a Samara).

In ogni caso, c’è da fare una considerazione importante. Probabilmente sapete già che in un processo accusatorio (che sarebbe molto utile anche in Italia) un avvocato può comportarsi in uno dei tre modi: essere un oratore, essere un attore o essere un logico. Uljanov-Lenin è sempre stato un oratore mediocre (ma non scarso), ma ebbe una ottima memoria e la capacità di lavorare con i documenti. Quindi mi dispiace veramente tanto per il fatto che non abbia continuato il proprio percorso professionale: non solo perché questo avrebbe potuto distrarlo dall’impegno rivoluzionario, ma anche perché egli avrebbe realmente potuto diventare un buon avvocato-logico. Probabilmente sarebbe diventato uno dei migliori avvocati dell’Impero Russo.

Vi informo infine che esistono due interessantissimi libri su Lenin-avvocato. Non sono però ancora riuscito a capire se siano mai stati tradotti in italiano (io li ho letti in russo).

Per concludere bene il mega-post storico di oggi, riporto brevemente (per i più curiosi) due esempi di processi vinti da Uljanov-Lenin. Non si tratta di casi difficilissimi – probabilmente proprio per questo furono affidati al giovane assistente – che fecero però da test delle capacità di Lenin.

Il processo № 1 – il furto di 113 rubli
La maggioranza dei clienti di Lenin-avvocato fu costituita da contadini e artigiani. Così, l’anziano ex soldato Krasnoselov, già con dei piccoli precedenti penali, fu accusato nel 1893 di avere rubato 113 rubli a un commerciante di Samara. Poco dopo la scoperta del furto, il cameriere di una mensa testimoniò di essersi insospettito per una notevole somma di denaro avvistata nelle mani del notoriamente povero Krasnoselov. Nel corso della perquisizione fatta a quest’ultimo fu trovata una banconota da 100 rubli, la quale non fu riconosciuta (non si capisce bene secondo quali criteri) dal commerciante derubato, ma fu considerata comunque una prova materiale. L’accusato, da parte sua, sostenne di avere guadagnato bene durante l’ultima permanenza in carcere creando degli utensili in metallo per i detenuti condannati all’esilio nelle zone remote dell’Impero (queste persone furono dunque di passaggio nel carcere di Samara).

In sede del giudizio di primo grado la Corte si rifiutò di chiamare a deporre le persone capaci di testimoniare il fatto dei guadagni in carcere ma prese in considerazione i precedenti penali dell’imputato. Krasnoselov fu dunque giudicato colpevole del furto e condannato a 2 anni e 9 mesi di carcere. Lenin preparò i documenti per il ricorso ma, sapendo che essi potrebbero finire nelle mani del procuratore che partecipò al processo a Aleksandr Uljanov (il fratello maggiore di Lenin), fece firmare le carte al proprio assistito (analfabeta) per non compromettere il successo della impresa. La prudenza di Lenin si rivelò utile: le carte furono esaminate proprio da quel magistrato. Considerati i difetti del processo di primo grado, l’istanza superiore ordinò il suo rifacimento.

Nel corso del secondo processo a Krasnoselov Lenin riuscì a dimostrare, grazie alle testimonianze delle guardie carcerarie, la provenienza dei soldi dell’imputato e, dunque, la sua incolpevolezza. Si tratta dunque di una vittoria netta.

Il processo № 2 – l’incidente ferroviario
Il secondo processo da raccontare brevemente è quello sull’incidente ferroviario nella provincia di Orenburg. Una sera tarda cinque carrozze vuote ferme su un binario di servizio presero la corsa a causa di un vento forte. Durante tale spostamento incontrollato fu investito un piccolo carrello manuale sul quale in quel momento si trovarono un operaio delle ferrovie e il suo nipote di 9 anni. L’operaio ebbe solo alcune lesioni poco gravi, mentre il ragazzino morì sul colpo.

Per la tragedia fu incriminato Jazykov – il capo (un ex ufficiale pluridecorato) della piccola stazione su cui territorio successe il tutto – e Kuznetsov – l’operaio addetto alla manutenzione dei binari. Al primo fu incriminato il mancato ordine di fissare le carrozze ferme, mentre al secondo la negligenza. Per il capostazione, in caso di condanna, si sarebbe trattato di diversi anni di lavori forzati nelle zone estreme dell’Impero.

Il suo avvocato Uljanov-Lenin riuscì però a dimostrare che nei compiti di un capostazione non rientra il dovere di ordinare esplicitamente ogni singola azione di routine degli operai, ma solamente di controllare il fatto della sua avvenuta esecuzione. Convinse dunque i giudici che si trattò di un reato meno grave: l’imprudenza. Di conseguenza, il capostazione fu solamente multato di 100 rubli (comunque una somma notevole). In questo caso si tratta di una importante vittoria parziale di Lenin-avvocato.

Ecco, per oggi è tutto. Spero di avere scritto di un argomento interessante.

Rubriche: Russia

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