Sedrina, 2 maggio 2025

Il pomeriggio del 2 maggio 2025, dopo avere esplorato il paese Zogno, avevo preso la pista ciclopedonale per raggiungere il vero obiettivo di quel mio viaggio: il territorio di Ubiale Clanezzo. Più o meno a metà percorso, però, mi ero accorto di una chiesa da aspetto cupo che si trovava sopra il livello della strada quasi come se fosse un castello fatto in quel modo per dominare il territorio.

A quel punto avevo deciso di «mettere in pausa» la camminata e provare a vedere cosa fosse il posto al quale appartiene l’edificio… Ebbene, la chiesa avvistata è la parrocchiale del paese Sedrina, costruita nel XV secolo e dedicata a San Giacomo. La facciata è meno cupa, mentre gli interni mi sono rimasti sconosciuti: dentro alla chiesa c’era un prete che raccontava qualcosa a un gruppo di bambini, quindi avevo pensato che la presenza di un tipo barbuto con una macchina fotografica potesse essere interpretata male.

Avevo dunque deciso di vedere se nel paese ci fosse qualcos’altro di interessante. Non mi ero impegnato particolarmente tanto nelle mie ricerche, ma, comunque, suppongo che in un paesino del genere sia abbastanza difficile non notare le cose realmente belle e interessanti eventualmente presenti. A Sedrina avevo trovato solo alcuni vecchi edifici di interesse non basso, ma nemmeno tanto elevato.

Pure l’architettura moderna di Sedrina è un po’ brutta. O è solo mantenuta male?

Il dettaglio architettonico più interessante di Sedrina è, probabilmente, questo stemma inserito nel marciapiede come un mosaico moderno.

Se l’architettura locale non impressiona tanto, saranno belle almeno alcune altre cose? Per esempio, i servizi per i cittadini? Dipende… Il distributore dell’acqua potabile, per esempio, è una cosa utilissima nelle zone dove la gente cammina tanto, ma quello di Sedrina sembra di essere a pagamento (ha i dispositivi per le monete e per le tessere) e, allo stesso tempo, non riporta alcuna indicazione sui prezzi (ma solo le norme di utilizzo). Non avevo sperimentato.

È bella invece la pompa pubblica per le biciclette. Non mi era mai capitato prima di vedere una cosa del genere, mentre dalla esclamazione di una aborigena che passava nelle vicinanze avevo capito che pure a Sedrina è un servizio relativamente nuovo.

E poi basta: non avendo più avvistato alcunché di interessante nel paese, avevo deciso di riprendere il mio cammino verso altre località. Ma se qualcuno mi informerà della esistenza di altre cose belle a Sedrina, io tornerò a vederle!