Milano, settembre 2010

Nel settembre del 2010 avevo scattato a Milano una piccola serie di fotografie «non turistiche» per i lettori del mio blog russo. Potrebbero essere interessanti anche agli altri non milanesi.

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Prima di tutto, è quasi terminato il restauro/modernizzazione della Stazione Centrale. Fuori rimane sempre una costruzione del periodo mussoliniano:

Mentre all’interno ora assomiglia a un piccolo aeroporto.

Sono comparsi tanti negozi e il nuovo sistema di navigazione. Seguendo le indicazioni dei cartelli dovrete fare alcuni giri dell’intero edificio prima di trovare la cosa che vi serve. Lo sport fa bene alla salute.

Ma in alcune sale è stato mantenuto lo stile originale.

Scusate la qualità della foto: erano le 7 del mattino e il cielo era coperto da nuvole.

Su un lato della piazza alla quale si affaccia la stazione troviamo il «grattacielo» milanese detto Pirellone. Fino a poco tempo fa è stato l’edificio più alto della città (127,1 metri, 31 piani). Al suo interno si trovano alcuni uffici della Regione.

In centro, sul muro del teatro Strehler, ho avvistato il cartellone di un artista molto popolare in Russia, ma, purtroppo, poco conosciuto in Italia.

I cartelloni del Teatro alla Scala sono difficili da fotografare: vengono messi sotto il vetro sul quale compaiono dei riflessi enormi nel corso di tutta la giornata.

Ma io mi ero impegnato tanto. Per voi, cari lettori.

È la prima mattina, la città si sta appena svegliando.

Il famoso teatro non viene mai fotografato di lato. Perché? Perché così nessuno scopre che questi tre palazzi apparentemente indipendenti in realtà sono sempre La Scala.

Mi chiederete come mai mi sono cacciato da quelle parti a quell’ora? Ovvio: per evitare le folle dei turisti e catturare con l’obbettivo solamente gli aborigeni. Gli aborigei, purtroppo, erano pochi e assonnati, quindi non giudicatemi troppo severamente. Spero che la prossima volta vengano meglio…



In realtà, per i ritratti preferisco la pellicola b/n, ma è poco adatta alle pubblicazioni su internet.

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