Domenica 17 maggio sono stato a Genova, una bella città piena di gente generosa.
Scusate, ma ho sbagiato la foto – dicendo che la città è bella intendevo qualcosa di questo tipo:
A volte sembra una città toscana.
Mentre l’insieme delle numerose salite e discese e del mare fanno pensare al Lisbona. Non so il peché…
Per arrivarci, però, subito dopo l’uscita dalla autostrada (o dalla superstrada) dovrete oltrepassare un labirinto di parcheggi multilivello. Se siete arrivati in un giorno lavorativo vi consiglio di lasciare la macchina lì, perché il 90% dei parcheggi gratuiti in città è riservato ai motorini:
Dopo aver parcheggiato compratevi una bottiglietta d’acqua, visto che i pozzi con l’acqua potabile vengono tenuti in condizioni igieniche piuttosto scarse.
Dato che parliamo del bere, ricordiamoci di apprezzare anche i locali chiusi: i logo di alcuni fanno veramente pensare…
Poi ricordiamoci di non calpestare ciò che gli animali genovesi lasciano su tutti i marciapiedi con una frequenza media di due metri. Beh, pure loro sembrano fortemente preoccupati per il proprio stato di salute:
Ma passiamo agli argomenti più elevati. Sul lungomare troviamo la statua di Gandhi…
…mentre manca quella di Cristoforo Colombo. Pure della casa del grande navigatore si è conservato solo un piccolo pezzo:
I pirati (somali?) sono indignati per uno degrado del genere e arrivano di corsa in città, urtando addirittura per colpa della fretta la banchina del porto.
Ma di loro parlerò in un fotoracconto a parte. Ora vi propongo di tornare in città. L’ultima cosa da dire del porto genovese è che l’acqua puzza parecchio ma è piena di pesci (vivi).
E ora proviamo a risolvere alcuni rompicapi sulla mitica città di Genova. Per esempio: secondo quale principio ai palazzi vengono assegnati i numeri civici? E la gente come si orienta?
Perché vi sono ancora delle cassette audio in vendita? Fanno già parte della categoria di antiquariato?
Chi è la persona saggia che ha inventato l’incrocio di queste due vie?
Vi faccio notare che in città delle persone sagge ce ne sono.
Vabbè, è l’ora di lasciare questa città: d’improvviso i suoi cittadini hanno cominciato ad impazzire di gioia: era l’ultima giornata del campionato di calcio, la Sampdoria è salita al quarto posto e conquistato l’accesso alla Champions League.