Camerata Cornello è un piccolo paese della provincia di Bergamo, è collocato nella alta val Brembana ed è noto prevalentemente per alcune località storiche-culturali di dimensioni minori che si trovano sul suo territorio comunale. Le località minori meritano di essere raccontate in degli articoli separati, mentre questa volta mi dedico al centro abitato proprio di Camerata Cornello.
L’architettura di Camerata Cornello, in generale, non ha alcunché di particolare: si tratta quasi sempre di edifici ristrutturati in un modo che ha fatto perdere quasi tutta la loro identità/unicità oppure di edifici delle epoche relativamente recenti.
Solo alcuni degli edifici più antichi sono interessanti per il fatto di essere «incollati» alle rocce della montagna più vicina.
In un primo momento mi ero incuriosito dell’area industriale apparentemente abbandonata sulla riva opposta del fiume Brembo. Ma, avvicinandomi, ho visto che si tratta di una entità amministrativa separata: si chiama Centrale Bergamasca e ospita – sorpresa! – una centrale idroelettrica. La parte vecchia di quella centrale è effettivamente in disuso, mentre la parte più moderna e meno visibile da lontano funziona regolarmente. Avevo avuto una piccola tentazione di infiltrarmi negli edifici abbandonati, ma ho visto dei cavi di alta tensione scoperti e dei percorsi ricoperti di foglie potenzialmente scivolose… No, io non ho più dieci anni.
Quindi torniamo sul territorio comunale: tra il 1906 e il 1966 il territorio di Camerata Cornello era attraversato da una ferrovia elettrificata che andava da Bergamo a Piazza Brembana. Ora al posto dei binari corre una pista ciclabile (sempre in parallelo al fiume Brembo), mentre l’edificio della ex stazione ferroviaria sembra essere utilizzato a scopi abitativi (ma non ne sono sicurissimo).
Alcune ville private di Camerata Cornello sono originali, ma non particolarmente belle.
Mentre alcuni edifici industriali sono un po’ strani: sembrano essere stati abbandonati dai muratori a metà dell’opera, mentre in realtà devono essere proprio così (addirittura, mi hanno fatto venire in mente quelle ville albanesi che vengono lasciate visibilmente incomplete per essere abitate senza pagare, grazie alla legislazione nazionale un po’ particolare, le imposte sull’immobile).
Di edifici religiosi, stranamente, ce ne sono pochi. Alcuni di essi sembrano interessanti solo da lontano.
Nel punto più alto del paese – il quale, come avete visto, si trova su una collina – troviamo l’unica chiesa: la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Non è particolarmente interessante dal punto di vista artistico, ma è uno degli edifici più belli del paese.
Di fronte alla chiesa troviamo il monumento ai cameratesi caduti nelle due guerre mondiali. Mi ha sorpreso un po’ la differenza numerica tra quelli uccisi durante la Prima (elencati sulle due tavole laterali) e quelli uccisi durante la Seconda (elencati sulla tavola centrale, quella fissata alla base dell’obelisco).
Sempre di fronte alla chiesa si trova il cimitero del paese, il quale non ha molto di particolare da farci vedere. È meglio approfittare di essere arrivati a una altezza sufficiente per riuscire a contemplare qualche paesaggio.
Sia dalla chiesa che da alcuni altri punti del paese partono dei sentieri di montagna. Purtroppo, sono segnalati un po’ male, quindi spesso è impossibile da capire dove portino e quanto siano lunghi. A tutte le persone interessate conviene informarsi bene prima della partenza, procurarsi qualche mappa topologica, oppure valutare l’opportunità di andare a caso.
È invece segnalata bene la bella pista ciclabile (già menzionata sopra) che ora sostituisce la ferrovia della Valle Brembana. Ho visto che è molto apprezzata dagli amanti della bicicletta di tutte le età e di ogni preparazione atletica.
Oltre a essere segnalata, la pista è anche attrezzata. Per esempio, per la prima volta nella vita ho visto un parcheggio per le biciclette private che consiste in dei box chiudibili a chiave. Questi parcheggi sono a pagamento e richiedono l’installazione di una app sul telefono, ma garantiscono la massima protezione alle biciclette (la protezione non solo dai ladri, ma anche, per esempio, dalla pioggia o dal sole).
Sempre sul lungofiume ho visto un piccolo parco, il quale non ha però molto di particolare.
Tra i dettagli minori di Camerata Cornello meritano di essere ricordate solo alcune cassette postali…
… e alcuni modi di disporre i vasi con i fiori.
Insomma, Camerata Cornello ha talmente poche attrazioni rilevanti, che le attività indirizzate ai potenziali turisti sembrano essere morte da anni.
Circa un terzo del centro abitato è visibile su questa foto:
In realtà sul territorio comunale – a poca distanza dal centro abitato principale – si trova una piccola località bellissima e interessantissima che io consiglio di vedere a tutti: Cornello dei Tasso. Considerata la sua particolarità, ho deciso di parlarne in un articolo specifico dedicato.