Raccontando della automobile sovietica / ucraina ZAZ-1102 Tavria, avevo già anticipato che il produttore ZAZ aveva creato sulla sua base – negli anni ’90 – ben tre sotto-modelli nuovi che avrebbero dovuto costituire una «famiglia» delle automobili tecnicamente e tecnologicamente unificati. Nei paragrafi precedenti ho già scritto, in tale contesto, dei primi due membri della famiglia – la ZAZ-1105 Dana e la ZAZ-11055 Puck-up –, quindi mi resta raccontarvi solo del terzo: la ZAZ-1103 Slavuta.
La progettazione di questo modello è iniziata nei primi anni ’90, poi si è interrotta a causa dei problemi finanziari della ZAZ e ripartita solo nel 1995, quando erano ormai evidenti tutti i problemi tecnici della monovolume Dana e la conseguente scarsa popolarità di quest’ultima. Una delle idee prese in considerazione dalla direzione della ZAZ è quindi stata quella di sostituire la Dana con qualcosa di più avanzato…
I primi esemplari sperimentali della ZAZ-1103 Slavuta sono stati prodotti a dicembre del 1992, mentre la produzione in serie vera è partita il 17 marzo 1999, quando la fabbrica ZAZ aveva ormai stretto, nel 1998, la collaborazione con la sudcoreana Daewoo. La suddetta collaborazione ha comportato ben tre cose importanti. In primo luogo, la ZAZ è stata salvata da una grave crisi finanziaria (e quindi dalla chiusura praticamente certa). In secondo luogo, la Daewoo ha eseguito la completa revisione del processo tecnologico nella fabbrica ZAZ, intervenendo, tra l’altro, sulla lista dei fornitori delle componenti e dei materiali (questo ha permesso di migliorare la qualità delle auto prodotte) e sul processo di assemblaggio di tutte le auto della ZAZ. In terzo luogo, il modello ZAZ-1103 Slavuta, nascendo nell’«era Daewoo», è stato l’unico di tutta la «famiglia» a non subire una progressiva evoluzione della propria carrozzeria: è sempre stata prodotta la versione più moderna tra quelle possibili (anche se stilisticamente sembra comunque una auto della prima metà degli anni ’80).
La carrozzeria a tre volumi della ZAZ-1103 Slavuta è un cosiddetto liftback: l’auto ha cinque porte, il coperchio del bagagliaio si apre assieme al vetro posteriore. Purtroppo, però, nemmeno la collaborazione internazionale ha comportato un miglioramento significativo della carrozzeria stessa: quasi tutti i proprietari della Slavuta hanno constatato una sua corrosione abbastanza veloce (un problema comune a tutti i «parenti» della ZAZ-1102 Tavria).
Le dimensioni della ZAZ-1103 Slavuta sono: lunghezza 3980 mm, larghezza 1578 mm, altezza 1425 mm. Il passo è di 2320 mm. La distanza tra le ruote posteriori è di 1306 mm, tra quelle anteriori è di 1314 mm. La massa dell’auto varia dai 790 ai 850 kg in base alla versione. L’aerodinamica della macchina ha due particolarità strane: 1) con la velocità superiore ai 80 km/h si ha la sensazione di decollare; 2) con un vento laterale non tanto debole l’auto in corsa diventa poco stabile.
Il bagagliaio della Slavuta è da 300 litri nella sua forma standard e di 740 litri con lo schienale del sedile posteriore abbassato (in quest’ultimo caso la base del bagagliaio rimane quasi perfettamente piatta).
La ZAZ-1103 Slavuta è formalmente da 5 posti, ma sulla pratica sul sedile posteriore si fa tanta fatica a stare in tre (ed è uno dei problemi comuni a tutta la «famiglia» delle auto derivanti dalla Tavria).
Il pannello degli strumenti è sempre abbastanza minimalista, anche se molto più evoluto di quello della Tavria. In compenso, secondo le testimonianze dei proprietari delle Slavuta, la qualità della plastica utilizzata è un po’ più alta di quella della Tavria: è meno soggetta alla decomposizione e allo scolorimento per l’effetto dei raggi del sole.
Le ruote della ZAZ-1103 Slavuta sono con cerchi flangiati, stampate, fissate con tre dadi. I pneumatici raccomandati sono a basso profilo, di misura 155/70 R13. I freni anteriori sono a disco, con staffa flottante e compensazione automatica dell’usura delle pastiglie. I freni posteriori sono a tamburo con la compensazione automatica dell’usura delle pastiglie. L’intero impianto frenante idraulico è a doppio circuito, con booster a depressione, comprende due sistemi indipendenti per la frenatura diagonale delle ruote anteriori e posteriori. In qualità dell’allarme dello stato critico del sistema di frenata è utilizzato il sensore del livello del liquido dei freni.
La ruota di scorta è posizionata sempre nel vano del motore.
Nelle varie «epoche» della sua produzione, la ZAZ-1103 Slavuta è stata dotata di motori a carburatore da 1,1, 1,2 o 1,3 litri e di motori a iniezione da 1,2 o 1,3 litri sempre di produzione della ZAZ. Le caratteristiche comparate di quei motori sono:
Nome | Volume | Valvole | Sistema di input del carburante | Potenza a giri/minuto | Coppia a giri/minuto | Anni di produzione |
1,1 | 1091 cm3 | 8/SOHC | carburatore | 51 CV (37,5 kW)/5400 | 78,5 Nm/3000-3500 | 1999–2001 |
1,2 | 1197 cm3 | 8/SOHC | carburatore | 58 CV (42,6 kW)/5400 | 90 Nm/3000-3500 | 2000–2006 |
1,2i | 1197 cm3 | 8/SOHC | iniezione | 62,4 CV (45,9 kW)/5400 | 95,5 Nm/3000-3500 | 2006–2011 |
1,3 | 1299 cm3 | 8/SOHC | carburatore | 63 CV (46 kW)/5400 | 101 Nm/3000-3500 | 2001–2006 |
1,3i | 1299 cm3 | 8/SOHC | iniezione | 66 CV (48,5 kW)/5400 | 105 Nm/3000-3500 | 2002–2011 |
Tutti i motori sono con 4 cilindri in linea, a 4 tempi. Il cambio è sempre a 5 marce.
Il serbatoio della ZAZ-1103 Slavuta è da 39 litri. Le prestazioni della macchina con i vari motori sono comparate nella seguente tabella:
Nome | Velocità massima | Accelerazione fino ai 100 km/h | Consumi urbano / extraurbano / misto |
1,1 | 145 km/h | 16,8 s | 6,9 / 4,6 / 5,3 litri |
1,2 | 147 km/h | 17,4 s | 8,6 / 6,1 / 7,3 litri |
1,2i | 147 km/h | 17,4 s | 8,6 / 5,6 / 7,5 litri |
1,3 | 154 km/h | 15,6 s | 7,5 / 5,4 / 6,2 litri |
1,3i | 157 km/h | 16 s | 8 / 5,8 / 7,7 litri |
I dati sui crash test ufficiali non sono mai stati pubblicati. Nel 2004, però, è stata la rivista automobilistica russa «Avtoreview» a testare la sicurezza della ZAZ-1103 Slavuta: i risultati sono stati un po’ terrificanti. In seguito allo scontro frontale la parte anteriore dell’auto si è piegata come se fosse un cartone: il montante anteriore della carrozzeria si è spostato indietro di 320 mm, il volante di 285 mm, i pedali di 330 mm. Il conducente ha le possibilità minime di sopravvivere: solo il suo torace è relativamente al sicuro. Il manichino del passeggero ha urtato violentemente la fronte contro il pannello anteriore: il sovraccarico è prossimo a quello critico. Il risultato totale del test: solo 1,4 punti su 16 possibili.
In generale si può dire che la ZAZ-1103 Slavuta è stata la meno scarsa di tutta la famiglia delle ultime ZAZ (ZAZ-1102 Tavria, ZAZ-1105 Dana e ZAZ-11055 Pick-up). Gli ingegneri hanno saputo renderla più comoda delle altre, ma, allo stesso tempo, non sono riusciti a liberarla del tutto da alcuni problemi tipici. Per esempio, la Slavuta si rompeva facilmente (anche se c’è da dire che i pezzi di ricambio costavano pochissimo), era abbastanza rumorosa, la carrozzeria si arrugginiva velocemente, mancava l’aria condizionata (il riscaldamento, invece, funzionava abbastanza bene), l’abitacolo era abbastanza spartano e stretto (mancavano pure la presa accendisigari e il riscaldamento del vetro posteriore), i freni e le ruote erano progettati un po’ male, l’aspetto estetico della macchina era un po’ obsoleto, l’auto in generale era poco sicura e poco manovrabile. Il vantaggio principale della Slavuta è sempre stato il prezzo relativamente basso, uno dei più bassi del mercato automobilistico post-sovietico. Essendo stata prodotta in serie dal 1999 al 2011 – un periodo di relativa prosperità sul territorio dell’ex-URSS – la Slavuta avrebbe potuto diventare molto popolare tra le persone con i redditi più bassi, compresi i giovani in cerca della prima auto molto economica.
Le capacità produttive della fabbrica ZAZ sono però sempre state molto limitate e, dal momento dell’arrivo della collaborazione con la Daewoo, una parte consistente delle linee di assemblaggio è stata riservata ai modelli della azienda sudcoreana destinati al mercato dell’area post-sovietica. Di conseguenza, in quasi dodici anni di storia sono state prodotte appena poco più di 140 mila vetture della ZAZ-1103 Slavuta. La maggioranza di queste (circa 130 mila auto) è stata venduta sul mercato ucraino interno.
Gli ultimi esemplari della ZAZ-1103 Slavuta sono stati prodotti all’inizio di gennaio del 2011. Da quel momento la ZAZ non produce più i modelli propri delle automobili. Se qualcuno dovesse chiedermi se si tratti di una grande perdita, io rispondo «dipende per chi». E poi, ovviamente, è impossibile imparare a produrre delle automobili di qualità senza produrle in generale.