Alla fine degli anni ’70 la fabbrica automobilistica SMZ di Serpuhov (una cittadina vicino a Mosca) si era decisa di sviluppare una versione moderna delle carrozzine motorizzate prodotte già dall’inizio degli anni ’50. Il progetto, però, era stato in seguito ceduto alla VAZ, dove lo hanno trasformato in una auto vera e propria. Il modello è stato chiamato VAZ-1111 «Oka».
Questa è diventata la prima auto russa della classe A (miniauto). Prodotta dal 1988 al 2008, ha stabilito una serie di record mondiali e nazionali. Prima di tutto è stata l’unica ad essere prodotta da quattro aziende diverse (per un breve periodo in contemporanea) sempre con lo stesso nome e sotto lo stesso marchio.
La VAZ-1111 «Oka» (per semplicità d’ora in poi la chiamo Oka) è stata l’auto più piccola tra quelle prodotte da sempre in Russia: lunga 3200 mm, larga 1420 mm, alta 1400 mm. La distanza tra gli assi era di 2180 mm, l’altezza dal suolo di 170 mm. La macchina pesava 665 kg.
Grazie ad una buona distribuzione del peso, la distanza tra le ruote (1232 e 1220 mm) e le gomme da 13″ (155/70) la Oka percorreva con una relativa facilità le strade non asfaltate o coperte di neve.
Il motore era a 2 cilindri (solo uno dei quali con l’azione diretta) con 749 cm3 di volume e 33 CV di potenza. La Oka consumava, in media, 5 litri di benzina per 100 km (un record positivo per l’industria russa), ma sopra i 100 km/h i consumi potevano arrivare a 8 litri. La velocità massima era di 130 km/h, il serbatoio era da 30 litri.
Gli interni erano molto spartani: con il minimo di strumenti sul pannello di controllo, senza il portaoggetti e con tanti elementi in metallo non coperti dalla plastica.
Verso la metà degli anni ’90 su alcune vetture sono stati montati gli interni migliorati. Trovate 10 differenze:)
Il bagagliaio era piccolissimo. Per «fortuna» la ruota di scorta era nascosta accanto al motore (no, un vero crash-test non è mai stato fatto).
Non vi ho ancora fatto vedere come la Oka appariva da dietro. Mi correggo:
Dal punto di vista estetico (ma anche tecnico) la Oka non era proprio una grande macchina. Il suo vantaggio principale, oltre alle dimensioni, era il prezzo. Per esempio, dopo il crollo del rublo del 1998 è diventata l’auto meno cara del mondo: appena 1350 dollari americani. Successivamente il prezzo è salito di circa 1/3 ma comunque non è ancora stato battuto nemmeno dalla indiana Tata Nano (2500 dollari). Quindi la gente comprava la Oka e la modificava in tutti i suoi aspetti.
Gli stessi produttori, essendo consci della bruttezza della Oka, emettevano sul mercato delle partite piccolissime delle sue versioni modificate. Spesso si trattava di poche decine di unità, come, per esempio, nel caso della versione «sport».
Oppure la Oka-kart, popolarissima tra i piloti specializzati.
Gli esperti di automobilismo hanno contato, in tutto, 23 versioni della Oka prodotte in edizioni limitate dalle quattro fabbriche. La più interessante di queste è il veicolo da neve.
La Oka classica, invece, è stata prodotta anche con i comandi manuali e semimanuali per i disabili di varie categorie.
Per i bambini veniva prodotta la coppia 1:43 di Oka:
La produzione di VAZ-1111 Oka è stata fermata del tutto nel 2008 (negli stabilimenti della VAZ già nel 1995) perché dopo il 2000 questa reggeva ormai a fatica la concorrenza delle auto straniere (quelle cinesi prima di tutto) della stessa categoria superiori tecnicamente.
A questo punto faccio due piccole precisazioni: 1) la Oka è stata l’auto più derisa, fino alla comparsa della Lada Kalina, dai russi; 2) oltre che in Russia, Oka è stata molto popolare e richiesta in Nord Africa.