La volta scorsa ho scritto di alcuni modelli postsovietici del UAZ. Il più fortunato di questi (UAZ-3162 «Simbir») non solo è giunto alla produzione in serie, ma è stato addirittura prodotto per cinque anni. Bisogna ammettere: quel modello è stato talmente malriuscito che nemmeno le persone più affezionate al marchio erano disposte a sborsare 7000 dollari per comprarne uno.
Ma nonostante l’ennesimo fallimento i dirigenti della UAZ hanno ignorato la necessità di modernizzare la fabbrica (quindi investire). Allo stesso tempo, la voglia di produrre dei modelli «nuovi» era forte. Quindi è stato deciso di migliorare il UAZ-3162 «Simbir» e produrlo sotto un altro nome: UAZ-3163 «Patriot».
La differenza principale con il modello precedente sta nel prezzo: quasi triplicato. Del resto, il UAZ-3163, in produzione dal 2005, ha gli interni migliori, la nuova frizione (Luk), le luci Bosh, il pannello degli strumenti RAR e il cambio di produzione coreana Dymos. Le dimensioni sono leggermente aumentate: lunghezza 4647 mm, larghezza 2080 mm, altezza 1900 mm. La vettura pesa 2670 kg, può trasportare fino a 600 kg.
Le caratteristiche principali del motore: 2693 di cilindrata, 128 CV, fino a 2500 giri al minuto, 4 cilindri in linea con il diametro da 95,5 mm. Il consumo a regime misto è di 12 litri per 100 km. Il serbatoio è da 87 litri. La velocità massima è di 150 km/h.
Le gomme consigliate sono di due tipi: 225/75 R16 e 245/70 R16. I freni anteriori sono a disco (ventilati, con due cilindri); i freni posteriori sono a tamburo (con un cilindro e la distanza autoregolabile tra le pastiglie ed i tamburi).
Inizialmente la qualità dell’assemblaggio e dei materiali (soprattutto della plastica) era molto bassa, ma è stata migliorata dopo una valanga di lamentele dei primi acquirenti del «Patriot». Anche alcuni problemi della carrozzeria, inizialmente mascherati con dei pezzi di pelle (!) sono stati risolti. Il trattamento anticorrosivo, invece, è ancora molto scarso: la ruggine comincia a comparire sulla carrozzeria dopo uno o due mesi di utilizzo.
Il risultato del crash test eseguito nel 2010 è stato devastante: la carrozzeria si è staccata dal telaio, il fondo sotto i piedi del guidatore si è deformato, il pedale del freno si è spostato indietro di 272 mm, la colonna del volante si è spostata in alto di 200 mm. Quindi al guidatore sono garantiti il trauma cranico e la frattura della colonna vertebrale.
Mentre al passeggero è garantita la morte: lo scontro tra la sua testa e la maniglia rigida posizionata tra i due portaoggetti.
Se trascuriamo il fattore di sicurezza passiva (ugualmente bassa per tutti gli UAZ) possiamo notare che gli interni sono migliorati dal punto di vista estetico e funzionale. Purtroppo, però, la plastica utilizzata per ricoprire il cruscotto e le porte spesso scricchiola.
I sedili, ora comodi, sono molto simili a quelli del SsangYang Rexton. Infatti, dopo la bancarotta di quest’ultima nel 2008 la società russa Sollers (controlla la UAZ) ha acquistato le linee di produzione della SsongYang per utilizzarle nella produzione delle componenti degli UAZ.
I sedili posteriori sono sdoppiabili (la macchina è da 5 + 4 posti) e abbastanza comodi.
Nel abitacolo sono previsti i vari giocattoli.
Tutti i sedili possono essere piegati da formare due postiletto.
I portaoggetti sono ora chiudibili:
Il bagagliaio è leggermente più grande di quello del UAZ-469. Il suo volume può essere aumentato grazie ai sedili posteriori pieghevoli in avanti. Una novità assoluta per gli UAZ.
Nel agosto del 2008, poi, è partita la produzione della versione Pick-up a cinque posti (codice UAZ-23632).
Il suo bagagliaio può essere chiuso anche sopra con un coperchio rigido (smontabile).
Nel febbraio 2008 è partita la produzione del Pick-up a due posti (UAZ-23602). Non si sa bene a chi possa servire, ma c’è chi dice di avene visto uno in giro.
Quest’ultima versione può essere prodotta anche con il corbello coperto.
Dal 1 luglio al 1 dicembre 2010 è stato prodotto UAZ-3163 «Patriot» Sport. Era più corto di 360 mm della versione base, aveva il bagagliaio ridotto e le portiere posteriori più piccole. In sostanza, questo modello non aveva nulla di sportivo tranne l’abitacolo molto stretto. Del resto, nemmeno il motore si poteva considerare sportivo (priticamente uguale a quello base). Il prezzo era uguale a quello della versione base. La popolarità sul mercato di poco superiore allo zero ha comportato la sospensione della sua produzione.
Tra le versioni del «Patriot» mai prodotte in serie possiamo ricordare questa limousine:
Ma anche il camper da aspetto extraterrestre.
Infine dovrei dirvi che la versione base del UAZ-3163 «Patriot» viene acquistata non solo dai patrioti folli. Per esempio, viene impiegato dalla società statale che si occupa della assistenza stradale.
Anche la polizia russa ce l’ha in dotazione:
Le Ferrovie russe utilizzano il UAZ «Patriot» adottandolo al controllo dello stato dei binari in manutenzione o appena costruiti.
Le descrizione del modello in questione sarebbe stata incompleta senza una foto di questo tipo:
Riassumendo le qualità del UAZ-3163 «Patriot» posso affermare quanto segue: è più comodo del UAZ-469 ma con la capacità «fuoristradale» inferiore; è ancora una macchina per nulla sicura; l’acquisto di un esemplare assemblato bene dipende esclusivamente dalla fortuna dell’acquirente; il modello non vale il proprio prezzo (tra 17.000 e 23.500 euro). Quindi consiglio di evitarlo.