Il sistema dei nomi delle auto sovietiche

Le persone che vedono l’elenco dei nomi delle varie automobili sovietiche (oppure l’indice della sezione automobilistica del mio sito) potrebbero pensare che non ci sia alcuna logica dietro quei numeri lunghi e spesso difficilmente memorizzabili.
In realtà, però, dietro a quei numeri c’è un sistema semplice, che per di più ci aiuta a scoprire molte cose sulle automobili che abbiamo di fronte.

I nomi numerici dei modelli sovietici non venivano inventati a caso. Prima dell’inizio della seconda guerra mondiale ogni produttore automobilistico sovietico inventava i nomi che egli stesso riteneva opportuni. Una delle opzioni più logiche era dare i nomi numerici e iniziare la numerazione dall’inizio, quindi negli anni ’30 del XX secolo comparvero tantissimi modelli con la cifra 1 nel nome: GAZ-1M, NAMI-1 etc. A quei primi modelli sarebbero dovuti seguire quelli con il 2 nel nome, poi con il 3 e così via. Secondo i dirigenti della economia pianificata non fu una cosa ammissibile.
Nel 1945 fu adottato un sistema di classificazione dei veicoli motorizzati, nell’ambito del quale a ogni fabbrica automobilistica sovietica veniva assegnato un intervallo di numeri da utilizzare per i nomi dei modelli. Più furono grandi le potenzialità della fabbrica, più numeri le furono dati.
La distribuzione dei numeri fu questa:

GAZ 1 – 99
ZiS/ZiL 100 – 199
YAZ/Kraz 200 – 249
NAZ 250 – 299
UralZIS 350 – 399
Moskvich 400 – 449
UAZ 450 – 484
DAZ 485 – 499
MAZ, BelAZ, MoAZ 500 – 549
MMZ 550 – 599
KAZ 600 – 649
GZA/PAZ/KAvZ 650 – 674
LiAZ 675 – 694
LAZ 695 – 699
Le fabbriche dei rimorchi 700 – 899
ART 940 – 949
ZAZ/LuAZ 965 – 974
RAF 975 – 999

La maggioranza dei produttori elencati potrebbe non esservi nota perché si specializzava nei camion e autobus. Quello che conta, però, è il principio: ogni produttore poteva utilizzare solo i propri numeri. Inoltre, era fortemente consigliato andare in ordine nel loro uso.
L’ultima disposizione non venne però applicata ai modelli la cui progettazione fu avviata prima della entrata in vigore del sistema. Di conseguenza, potremmo osservare una apparente irregolarità nella numerazione delle GAZ e delle ZiL. Si veda, per esempio, la sequenza delle GAZ-12 (del 1950), GAZ-21 (del 1957), GAZ-66 (del 1964) e GAZ-93 (del 1948). In più, quando un modello veniva progettato da una fabbrica e prodotto da un’altra, il suo nome numerico non cambiava.
Il sistema del 1945 introdusse un po’ di ordine, ma non ebbe ancora alcuna utilità informativa, quindi nel 1966 il sistema fu integrato. In base alla nuova normativa ogni modello nuovo dovette avere un nome di quattro cifre. La prima cifra indica la classe del veicolo, determinata in base alla cilindrata per le automobili, in base alla lunghezza per gli autobus e in base alla massa per i camion.

Classe autobus Lunghezza in metri
2 meno di 5,5
3 da 6 a 7,5
4 da 8 a 9,5
5 da 10,5 a 12
6 più di 16
Classi camion Massa in kg
1 meno di 1200
2 da 1200 a 2000
3 da 2000 a 8000
4 da 8000 a 14.000
5 da 14.000 a 20.000
6 da 20.000 a 40.000
7 più di 40.000
Classe auto Cilindrata in litri
1 fino a 1,2
2 da 1,2 a 1,8
3 da 1,8 a 3,5
4 più di 3,5

La seconda cifra indica il tipo del veicolo:
1 – automobile
2 – autobus
3 – camion
4 – trattore stradale
5 – camion con cassone ribaltabile
6 – autocisterna
7 – furgone
8 – numero di riserva
9 – mezzi di trasporto speciale
Le ultime due cifre del nome del modello indicano il numero periodico del modello stesso.
Insomma, è tutto semplice. In base a questo sistema anche una persona che non conosce proprio, per esempio, la VAZ-2101 può capire che si tratta di una automobile («2») con la cilindrata fino a 1,2 litri («1») ed è il primo modello della fabbrica («01»).

Inoltre, bisogna precisare che le quattro cifre del nome costituivano un minimo. A volte potevano essere di più. La quinta cifra poteva indicare la versione del modello. Per esempio, la VAZ-21011 era la prima versione modificata della VAZ-2101 normale (su quella modificata era stato installato il motore da 1,3 litri). In altre occasioni il numero aggiuntivo veniva separata da un trattino: esso indicava il carattere speciale della versione del modello. Per esempio, la VAZ-2101-94 aveva il motore da 1,5 litri ed era destinata alla polizia.
La nota GAZ-24 Volga era stata progettata prima del 1966, dunque ha il nome in due cifre. Il nuovo sistema dei nomi è stato aApplicato alla Volga successiva: la GAZ-3102.

Nella storia dell’automobilismo non conosco altri esempi della codifica del genere introdotta a livello nazionale o addirittura internazionale. Ma non escludo il potenziale rischio che la Commissione europea prima o poi ci provi.

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