Per 45 anni, dal 1952 al 1997, in URSS (e di seguito in Russia) sono state prodotte delle automobili progettate apposta per i disabili. Queste auto, avendo dei comandi specifici, potevano essere utilizzate dalle persone parzialmente paralizzate o prive di alcuni arti.
Per essere precisi, non erano delle vere e proprie macchine, ma delle carrozzine motorizzate. Essendo, però, dotate di motore a benzina, sterzo e carrozzeria da aspetto «automobilistico», sono sempre state considerate in URSS delle automobili.
A produrle era la SMZ, una fabbrica di motociclette situata a Serpuhov, una cittadina vicino a Mosca. Del primo modello, prodotto dal 1952 al 1958, di preciso si sa oggi quasi nulla (tranne il fatto che era a tre ruote). La sua versione aggiornata, chiamata S-3A e prodotta dal 1958 al 1970, è stata più diffusa e superiore tecnicamente.
Questa versione presenta, a differenza del suo predecessore, tante caratteristiche di una automobile. Rimane decapottabile e a due posti, mentre le ruote diventano quattro. Nelle condizioni del deficit delle automobili civili in URSS, questo modello si propone come un compromesso, dovuto ma poco riuscito, tra una minicar e una carrozzina motorizzata. Pesava 425 kg, consumava quasi 5 litri di benzina per 100 km, era lunga 2625 mm, larga 1316 mm e alta 1380 mm.
La velocità massima era di 60 km/h, il serbatoio da 12 litri, le gomme da 10″, la trazione posteriore, i freni solo posteriori e a tamburo.
Il motore, posizionato parallelamente agli assi, era anch’esso posteriore, con 1 cilindro, 8 CV, volume 346 cm3.
Lo «sportello» del serbatoio era particolarmente elegante…
Evidentemente semplicissimo, il motore non era stato sviluppato apposta per la S-3A, ma preso così come era dalla moto Izh-49 (prodotta a Izhevsk da una fabbrica trasferita dalla Germania con il programma di «riparazioni» di guerra).
La macchina è diventata famosa e popolare in URSS dopo l’uscita, nel 1965, della commedia «La missione Y» (il titolo originale contiene una lettera priva di un analogo italiano). Ed ha avuto, nel tempo, due soprannomi: «Morgunovka» (deriva dal cognome dell’attore che la guida nel film) e «stampella motorizzata».
In poco più di 12 anni ne sono state prodotte 203.291 vetture, ma non tutte identiche: alcune di esse erano adottate alle persone con solo un braccio (funzionante), altre alle persone senza una o due gambe… Insomma: un sacco di varianti con le varie combinazioni di comandi.
Come potete notare, anche sul volante sono previste delle maniglie pensate apposta per le persone senza un braccio (o una mano):
Anche legalmente le S-3A erano considerate delle automobili. Quindi avevano il numero di telaio.
I principali difetti della S-3A erano la potenza bassa, la vitalità breve e la rumorosità piuttosto alta. Nonostante ciò attira ancora tanti fan. Tanti grandi fan…
I quali cercano di dare alla macchina un aspetto decente:
Anche alcuni «guardiani delle spiagge» la utilizzano per gli spostamenti di lavoro:
Per i collezionisti e bambini esiste una versione in miniatura:
Nel 1970 è uscito un nuovo modello della SMZ. Ma ne parlerò prossimamente.