Marussia

Per parecchio tempo ho scritto delle auto russe che attualmente non vengono più prodotte (in alcuni casi da pochissimi anni). Ho ancora da raccontare di alcuni modelli prodotti tra la fine degli anni ’70 e i primi anni 2000, ma per ora voglio interrompere la tendenza. Voglio parlare di alcune automobili russe nuove.
Secondo me la illustrazione migliore dello stato in cui si trova l’industria automobilistica russa del XXI secolo è la prima auto sportiva russa: Mrussia B1.

Oggi le fabbriche automobilistiche russe sono in grado di svolgere tre tipi di attività: 1) continuare a produrre i modelli nati negli anni ’80; 2) assemblare le auto straniere con i pezzi originali importati; 3) una volta in cinque anni partorire un modello nuovo proprio.
Con questi nuovi modelli di progettazione propria si cerca di seguire le ultime tendenze mondiali ma il risultato fa sempre ridere. Quindi il gruppo Marussia Motors, nato nel 2007, ha pensato di imitare direttamente il peggio per fare una figura meno brutta. La Marussia ha il telaio leggero in alluminio e la carrozzeria in carbonio appesa ad esso.

Questo è il modo meno costoso di produrre una auto. Questo è il modo migliore di produrre una auto sportiva poco sicura. Come sapete, la Ferrari, la Porsche e la Lamborghini costano un sacco di soldi anche perché il fattore sicurezza è costoso nella progettazione e nella produzione. Mentre i modelli tecnologicamente simili alla Marussia, invece, vengono «inventati» e messi in commercio con la velocità di alcune decine all’anno (vedi, per esempio, la Lotus o la Pagani).

La maggior parte dei produttori privi di una lunga tradizione tecnologica (e la conseguente affidabilità) cerca di conquistare il pubblico con una alta quantità di accessori. Sulla Marussia vengono installati il sistema multimediale con le videocamere interne ed esterne, internet, navigatore, disco rigido da 320GB etc..

Il cambio è sequenziale. L’oggetto grigio e rotondo accanto alla maniglia del cambio è il cosiddetto «mouse automobilistico» che serve per il computer di bordo: mi era capitato di utilizzarlo su una BMW e vi assicuro che era una tortura per il cervello e per la mano…

Si può scegliere i colori ed i materiali degli interni.

Mentre la carrozzeria è facile da cambiare: si smonta come i pannelli di un cellulare.

Ma non vi ho ancora detto le caratteristiche fondamentali per ogni automobile. Cominciamo con le dimensioni: lunghezza 4635 mm, larghezza 2000 mm, altezza 1100 mm. Il peso è di 1100 kg.

Dimenticavo: «Marussia» è un nome da donna russo scritto alla tedesca (si pronuncia con una «s»). Mentre giocando con la sua pronuncia inglese… ok, tanto avete già capito.

Il motore è stato progettato dalla inglese Cosworth e viene prodotto in Russia. Non ho trovato una sua foto, quindi ve lo descrivo a parole. E’ da 6V ed ha tre versioni: una da 3,6 litri e 300 CV oppure due versioni turbo da 2,8 litri (360 CV e 420 CV). La velocità massima e di 250 km/h. L’accelerazione fino a 100 km/h avviene in 3,8 secondi. I consumi… non li conosco…

La trazione è posteriore.

Ma una delle caratteristiche più interessanti di Marussia è l’inesistenza dei rivenditori dei pezzi di ricambio e dei centri di assistenza.

Oltre al modello B1 esiste anche Marussia B2 (a destra sulla foto) con le caratteristiche tecniche praticamente identiche. Cambia solo il design esterno.

Entro il 2012 è previsto l’avvio della produzione di altri sette modelli di Marussia. Il primo di questi sarà il pseudo-fuoristrada Marussia F2:

Avete letto fino a questo punto? Bene. Sappiate che vi ho appena raccontato di una macchina inesistente. Infatti, sebbene la sua produzione sia ufficialmente partita nel settembre del 2010, solo una vettura è stata finora venduta (prezzo base 100.000 euro). L’acquirente è uno sceicco saudita che colleziona le auto sportive: ne ha già qualche migliaio.
Spero tanto che questo modello arrivi realmente sul mercato perché nonostante non sia per niente innovativo e superiore agli altri simili, attualmente è l’unica auto russa che non fa vomitare appena vista.

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